di Lorena Paris (Terra di Poesia)
Federica Gallotta, autrice di talento, è nata a Tarquinia e vive a Viterbo, poetessa, figlia della terra di Tuscia.
La sua prima raccolta di poesie, del 2017 per Landolfi Editore, ha per titolo:
“ Altri nuovi giorni d’amore”.
La sua seconda silloge poetica, “MODI INDEFINITI” edita con Interno Poesia, contiene la prefazione di Gabriella Sica.
Quest’ultima pubblicazione raccoglie diversi testi che ho apprezzato per la efficacia del loro messaggio poetico e anche per il linguaggio moderno, contemporaneo, a volte duro, ma efficace. Le parole mai scontate che Federica Gallotta sceglie di usare danno valenza al suo pensiero. Ella ascolta il suo io interiore, ma è anche acuta osservatrice della realtà che vive e ne fa minuzioso spunto poetico.
Per i lettori di Sabina Magazine, ho scelto una poesia, inclusa in
“Modi Indefiniti”.
Versi che scorrono in sequenza veloce, come scorre veloce il tempo. La quotidianità che si ripete, la frenesia del vivere. Le similitudini scelte: le foglie come le settimane, il caffè che “viene su in fretta” sono convincente suggestione dei ritmi serrati che lasciano poco spazio a momenti di riflessione o del “buon sentire”.
Nei due versi finali, il riferimento alla polvere di casa, che ricopre ineludibile gli oggetti rappresenta diverse metafore: il silenzio, la incomunicabilità, il ritmo naturale dell’esistenza, la solitudine e, su tutto, l’universale “panta rei”.
Come foglie le settimane
sfuggono dalle mani
di chi pensa di averne troppe,
persino il caffé viene su in fretta,
lo prendiamo e fugge la vita.
Resta soltanto la polvere
sugli oggetti silenziosi in casa mia.