ASSAGGI anche a Cittaducale? La proposta è dello chef Fabio Bolognini

di Maria Grazia Di Mario

Lo Chef Fabio Bolognini, dell’azienda La Tagliata di Cittaducale (Rieti), ad ASSAGGI, nel Palazzo dei Papi, coinvolge il suo pubblico con delle vere e proprie gare di assaggio, l’indovinello  su che tipo di marmellata ci troviamo a gustare (realizzata con frutta al 100%, ci tiene  a precisare) non è così semplice da indovinare, ma il gusto è comunque delizioso. Parlare dei suoi prodotti nel dettaglio non è facile, stiamo parlando della trasformazione di ben 430 alimenti tra salumeria, insaccati, sottaceti, conserve vegetali e confetture. La Tagliata è un’ azienda familiare,  lo zio di Fabio si occupa di allevamento e produzione agricola con particolare attenzione alla genuinità e al biologico, Fabio di trasformazione e del ristorante, dove si somministra solo ciò che “si produce”. “I nostri prodotti sono realizzati nel nostro laboratorio a km zero – spiega – tutti gli ortaggi e i capi di allevamento sono dell’azienda di famiglia, tra i nostri punti di forza anche le conserve, rispettiamo la stagionalità ma con la trasformazione si possono gustare tutto l’anno,  senza uso di  coloranti, né conservanti.  Il bestiame, principalmente trattiamo bovini e suini di razza autoctona, viene allevato con i sistemi di una volta, gli animali sono liberi di viaggiare nella natura, nei boschi, di gustare tutte le prelibatezze del sottobosco, di conseguenza le carni non hanno certo bisogno di coloranti (tantomeno usiamo conservanti). Da un paio di anni abbiamo intrapreso la produzione di conserve vegetali, l’idea delle “conserve sicure” nasce dall’abbondanza di ortaggi che si trovano anche nel sottobosco come funghi, asparagi, luppoli. Con la  ristorazione invece si può degustare tutto ciò che produciamo “.

“Questa di Assaggi è una iniziativa bellissima, straordinaria “, dice con entusiasmo Fabio che rilancia una iniziativa agli organizzatori per la prossima edizione, quella di trasportare il Salone anche a Rieti, con un doppio evento in contemporanea.

“Nella stessa Cittaducale ci sono Palazzi storici importanti da valorizzare. L’idea non è di replicare  un doppione,  Cittaducale  potrebbe diventare un luogo dove le aziende  “si raccontano” , interagiscono tra di loro, una iniziativa che potrebbe dare fiducia ai produttori  della Sabina”, spiega. Importante, nell’ambito della manifestazione viterbese anche lo scambio con i buyers. “Noi già vendiamo i nostri prodotti in Belgio e Germania, ma vorremmo estenderci in  altri mercati esteri”, conclude Fabio, ricordando che stiamo parlando di un mercato di nicchia legato fortemente alla qualità. 

Author: redazione