L’itinerario turistico culturale Valle delle Abbazie – promosso nel 2013 da ITACA-Associazione per lo sviluppo locale ETS per la creazione di un sistema turistico locale incentrato sulle abbazie benedettine delle valli del Vomano e del Mavone, in provincia di Teramo, – potrà avere un nuovo slancio grazie all’aggiudicazione di un bando da 2 milioni e mezzo di euro ottenuto a seguito di un accordo di partenariato pubblico–privato proposto da ITACA e recepito dalla Provincia di Teramo. Nei mesi scorsi, infatti, è stata sviluppata una candidatura a valere sulla misura B2.2 del Piano Complementare del PNRR per le aree sisma del Centro Italia. Il progetto, che oltre alla Provincia e a ITACA coinvolge i comuni di Penna Sant’Andrea, Castel Castagna e Isola del Gran Sasso d’Italia oltre che un’ampia rete di attori locali privati (Consorzio Punto Europa, Civica srl, Abruzzo B&B, ditta individuale Eleonora Coccagna, Cooperativa Virate, TACT srl e Luzmek ETS), ha ottenuto l’importante contributo per sperimentare una concreta strategia di valorizzazione che guarda alle abbazie anche come hub di servizi dalle quali partire alla scoperta del territorio.
Le attività sin qui svolte hanno riguardato soprattutto la sensibilizzazione e la promozione territoriale (produzione di materiali audiovisivi, sito web valledelleabbazie.it, organizzazioni di cammini, laboratori per scuole, concerti nelle abbazie). Ora le linee di intervento del programma ideato da ITACA sono: migliorare l’accessibilità e la fruibilità della Valle delle Abbazie con la realizzazione di un collegamento ciclopedonale sulla SP491 tra le Abbazie di Santa Maria di Ronzano e San Giovanni ad Insulam, con la sistemazione della rete sentieristica per il Cammino della Valle delle Abbazie e con interventi nella Riserva Regionale di Castel Cerreto (aree picnic e sosta), nei pressi di Santa Maria di Ronzano (in particolare il teatro all’aperto) e a San Giovanni ad Insulam per un’area esterna e l’illuminazione; qualificare gli operatori del settore turistico e ricettivo con uno specifico percorso formativo che punti al digitale, all’accoglienza e alle lingue, e elaborare dei disciplinari di qualità; offrire ulteriori servizi ai turisti, attivando ad esempio punti informativi, servizi di noleggio bici e dare slancio alla mobilità turistica anche con bus navetta; sostenere l’imprenditorialità supportandole imprese già insediate nell’area o che intendono localizzarvisi, stilando un programma di accelerazione per la selezione e il finanziamento delle start up e di nuove imprese operanti nella green economy, nell’artigianato, nell’agroalimentare e nel turismo. Sul fronte della produzione culturale si lavorerà alla costruzione di un calendario unico degli eventi, con il potenziamento dei Concerti delle Abbazie, (con il format Abbazie Jazz Festival), favorendo le residenze artistiche e i convegni e le azioni volte al recupero della memoria dei luoghi e del patrimonio immateriale; favorire il marketing turistico con la creazione di un portale di incoming, lavorando alla progettazione e commercializzazione delle proposte turistiche con campagne di comunicazione on line e off line.
Tali realizzazioni avranno un riverbero positivo anche per gli altri comuni dell’itinerario Valle delle Abbazie (Basciano, Cermignano, Cellino Attanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco, Morro d’Oro e, si auspica, Roseto degli Abruzzi), esclusi dagli interventi in quanto non ricadenti in area sisma.
“Siamo molto fieri di aver ottenuto, unitamente alla Provincia di Teramo e ai vari partner che ringrazio, questo importante finanziamento per la Valle delle Abbazie – dichiara Mauro Vanni, Presidente di ITACA – va detto che l’appeal di questo itinerario è certificato anche da ulteriori risorse PNRR assegnate dal Ministero della Cultura a ITACA e a Luzmek ETS per interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale della Valle (streaming dei concerti, interventi di virtualizzazione, produzione di audioguide, gamification). L’auspicio di ITACA, in qualità di capofila del partenariato privato, è che il risultato ottenuto e gli impatti che potranno derivarne fungano da stimolo per una rinnovata collaborazione a livello intercomunale di tutti gli attori pubblici e privati aiutando a generare quella conoscenza e consapevolezza nella comunità locale determinanti per innescare reali processi di sviluppo dal basso”.