Segnalazione stato di disuso della Strada dell’Obito

                                                                                                             

 Segnalazione necessità riattivazione “Strada dell’Obito” tra Ascrea e la provinciale Marcetelli – Collegiove.

     

                 Dopo la recente comunicazione della riapertura della strada Vallonina ad opera della Provincia di Rieti, torna in auge la necessità di intervenire su un’altra strada “difficile”: quella dell’Obito, che collega le due valli del Turano e del Salto.                                              Questa necessità è stata evidenziata con la nota sottoriportata inviata dall’Associazione ValTurano Terra Nostra alla dirigenza della Riserva Naturale Navegna Cervia, ai Sindaci del territorio e alla Presidente della Provincia.

 

                                AL DIRETTORE DELLA LA RISERVA NATURALE NAVEGNA – CERVIA

                                AI SINDACI di ASCREA, MARCETELLI, COLLEGIOVE 

                  e, p.c.:  Ai sigg. SINDACI DELLA VALLE DEL TURANO

                                AL COMMISSARIO DELLA C.M. TURANO

                                AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA di RIETI   

 

              “La sicuramente bella notizia dell’imminente riapertura della strada Vallonina, che collega Leonessa con il Terminillo, ha riportato all’attenzione dell’Associazione ValTurano Terra Nostra l’ultradecennale chiusura della strada in oggetto, costruita a suo tempo all’interno della Valle dell’Obito per il collegamento tra la Valle del Turano e quella del Salto.

          Una strada, questa che, dopo un non lungo periodo di funzionamento, è stata chiusa al traffico a causa della sua pericolosità dovuta al rischio di frane e smottamenti vari, causati dall’approssimazione dei lavori a suo tempo fatti e anche dalla complessità del territorio.

           Tale strada fu concepita all’epoca con un ambiziosissimo progetto: unire le due Valli con un collegamento centrale che accorciasse radicalmente le distanze tra i due territori e desse una nuova linfa per lo sviluppo economico, turistico e sociale dell’intera zona; due valli che sono invece simbolicamente unite dalla presenza della Riserva Naturale Navegna – Cervia, che sarebbe così il primo ente a beneficiare di questa opera e che vedrebbe così migliorata di molto la propria operatività. Non bisogna infatti dimenticare che la Sede dell’Ente è collocata a Varco Sabino, mentre quella operativa si trova a Castel di Tora.

            Così come non bisogna dimenticare che la riapertura di questa strada è stata già individuata come un obiettivo da raggiungere nella nota scritta dall’allora referente provvisorio della costituenda associazione in data 29 settembre 1922 e spedita ai Sindaci della Valle con mail del successivo 3 ottobre.

             Tutto ciò premesso, si chiede agli organismi politici e dirigenziali della Riserva di farsi carico di questa problematica, ovviamente in collaborazione con i comuni interessati ed anche con la Provincia, attivando tutte quelle misure atte a dare il via a quanto necessita per la realizzazione dell’intervento, ivi compreso il relativo finanziamento (magari verificando questa possibilità tra le pieghe del PNNR) o attraverso altri canali (finanziamenti regionali o statali).

                        Ringraziando anticipatamente per quanto sarà fatto a seguito di questa richiesta, si rimane in attesa di cortesi comunicazioni in merito e si inviano a tutti i più cordiali saluti”

 

Con preghiera di pubblicazione/diffusione

IL PRESIDENTE: Mario Pompei                                                                                                                                                                                           Tel. 3661459812 mail: terranostra2022@virgilio.it      

Castel di Tora   11 luglio 2023                                                                

 

 

 

 

Author: redazione