Post Sagra del Peperoncino …i problemi di sempre

Gentile Direttore,

c’è euforia a Rieti, per la SAGRA del ” PEPERONCINO”, evento che si ripete ogni anno. Passata la sagra, apprezzata perchè si dice porti turisti a Rieti, ritornerà l’autunno e torneranno i problemi di sempre. DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, EMIGRAZIONE, immigrazione non supportata da lavoro locale. Rieti centro d’ITALIA con la enorme ricchezza idrica che possiede, è svuotata continuamente di popolazione da Roma a sud e da Terni a nord. La ragione risiede nella marginalità del capoluogo, nella rete viaria e ferroviaria obsoleta. Da Terni che è Umbria per andare a Roma-Tiburtina, in ferrovia, ci si impiega 50 minuti. Da Rieti a Roma, passando per ORTE, TERNI, quasi il doppio. E’ chiaro che le persone si trasferiscono e dunque anche PASSO CORESE-FARA SABINA che ha la FERROVIA ed il RACCORDO AUTOSTRADALE, è destinata a crescere più di RIETI città. L’unico periodo durante il quale RIETI, si è evoluta, sono stati gli anni 70, ai tempi del partito socialista di mio padre ADRIANO che dirigeva il periodico VOCE SOCIALISTA, e quando vi erano prima DE JULIS e poi ALOISI come SINDACI. Dagli anni 90 in poi è iniziato il declino della città per cui più di sagra si dovrebbe scrivere SAGA di RIETI.

 

adalberto ANDREANI avvocato. Rieti.

Author: redazione