NO COVID: appello del sindaco di Magliano Sabina

di Maria Grazia Di Mario

Una ulteriore perdita dell’offerta sanitaria già povera sul territorio e uno snaturamento di quella che avrebbe dovuto essere la funzione prevista per il Marzo Marini (ribattezzato con il nome di Casa della Salute) quale struttura a sostegno ed integrazione dell’Ospedale de Lellis, rappresenterebbe la riconversione in Ospedale Covid 19, proposta in un comunicato delle forze sindacali provinciali al Prefetto di Rieti. Per il sindaco di Magliano Sabina, Giulio Falcetta, questa intenzione non è praticabile. Rivolgendosi all’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato dichiara:

“E’ impensabile e inopportuno, non per sottrarci alla responsabilità che, come tutti noi, sentiamo, ma perché la riconversione determinerebbe la chiusura di tutti i servizi che a fatica, e con il valido lavoro della Regione e della Direzione Als, sono stati attivati come Dialisi, Chirurgia ambulatoriale complessa, Radiologia, Pdta, Degenza infermieristica, Consultorio e Centro vaccinale, Endoscopia digestiva, Punto prelievi, Piastra ambulatoriale e Punto di primo intervento. Per tale ragione riteniamo invece giusto e in sintonia con chi ha la responsabilità di gestire il servizio sanitario nella nostra Regione e Provincia, indirizzare il Marzio Marini a sostegno e supporto delle attività sanitarie NO COVID dell’Ospedale Provinciale San Camillo de Lellis”.

“ Questa emergenza ha evidenziato che il territorio – precisa Giulio Falcetta –  non può essere servito da una sola struttura ospedaliera. Essa, già insufficiente, dimostra tutta la sua fragilità, proprio in casi come quello che stiamo vivendo. Avere un unico nosocomio può esporre tutta la Asl e quindi il nostro territorio ad un blocco delle attività in situazioni di criticità. Questo aspetto sarà ancora più evidente quando inizieranno i lavori del nuovo ospedale provinciale. L’ex Ospedale Marzio Marini è integro, idoneo e pronto ad essere allestito, presentando tutte le caratteristiche per essere operativo in tempi brevissimi. Avere una seconda struttura garantirà la presenza di un polo chirurgico specialistico e posti di medicina per meglio soddisfare le esigenze del territorio in tempi di pace”.

L’Ospedale Marzio Marini è stato valido riferimento per la Bassa Sabina e l’Autostrada del Sole per decenni, la sua chiusura (inutili furono le decine di manifestazioni e il ricorso del comune) fu decisa dal Commissario Governativo alla Sanità del Lazio Renata Polverini, in attuazione del decreto 80 del 30 settembre 2010 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera regionale. Fino a qualche anno fa la provincia di Rieti (che presenta un territorio molto disomogeneo)  aveva tre ospedali: il “San Camillo de Lellis” a Rieti, il “Francesco Grifoni” ad Amatrice e il “Marzio Marini” a Magliano Sabina.

Author: redazione