foto e articolo di Maria Grazia Di Mario
NAZZANO: per chi non vi è mai stato la sorpresa è grande, ciò che colpisce è l’imponenza del Castello e la dignità del centro storico. D’altra parte ha una storia antica, il primo popolamento sembra risalire all’età del bronzo, come testimoniano il ritrovamento di reperti archeologici, ma anche le necropoli romane sorte tra il periodo repubblicano e quello imperiale. Il nucleo più antico della Rocca che sovrasta l’abitato risale al XIII secolo; nel Quattrocento i monaci benedettini ne ampliarono la struttura originaria, aggiungendo due torrioni cilindrici mentre il Castello è citato come possedimento dell’Abbazia di Farfa a partire dal X secolo d.C. Il dominio abbaziale durò molto a lungo, con qualche parentesi di governo dei Crescenzi (XII secolo) e dei Savelli (XIV-XV secolo). Di rilievo anche la chiesa di Sant’Antimo, antecedente al X secolo, a croce latina ha al suo interno tre navate impreziosite da un bel soffitto a capriate, mosaici cosmateschi, un pergamo del X secolo e pregevoli affreschi attribuiti ad Antoniazzo Romano. Nel cuore di Nazzano, ai piedi del Castello Savelli, il fiore all’occhiello è però il Museo del Fiume di Nazzano, piccolo gioiello che invita turisti e residenti a conoscere storia e identità del Tevere, dagli aspetti geologici legati al rapporto tra il fiume e il territorio, alle piante e agli animali che lo popolano, fino ai problemi dell’inquinamento e ai legami storici tra il Tevere e le comunità. Microscopi che ingrandiscono sabbie colorate, gocce d’acqua in cui vivono minuscoli abitanti, ricostruzioni di habitat fluviali, splendide immagini e persino un percorso all’interno di una grotta garantiscono una visita ricca di suggestioni e indizi per esplorare la riserva da veri naturalisti.
Lungo il corso principale guidano i visitatori verso il borgo una serie di grandi mosaici, frutto prezioso del Concorso Internazionale “Pictor Imaginarius” la cui XII edizione si è appena conclusa con una nuova installazione, sono vere e proprie opere d’arte collettive messe a riqualificazione dei muraglioni di ingresso al paese e all’interno dello stesso. Spendida cornice l’habitat della Riserva Naturale Regionale di Nazzano Tevere – Farfa, prima area protetta istituita nel Lazio a tutela di un territorio di circa 700 ettari dove è presente un’importante zona umida creatasi dopo l’entrata in funzione della diga di Meana negli anni sessanta. Lembi di palude e boschi igrofili sono fruibili attraverso i sentieri e i capanni per il birdwatching.
Le iniziative organizzate dalla Riserva e dal Museo del Fiume attirano visitatori, camminatori e scolaresche grazie a laboratori ed attività ludico ricreative all’interno di articolate progettualità tra cui le più recenti (ed appena concluse) sono I Contratti di fiume delle bambine e dei bambini, dei ragazzi e delle ragazze e il X Festival della Bio e Geodiversità, rivolto non solo agli operatori del settore ma anche ai bambini e ragazzi con l’intento di trasmettere alle giovani generazioni il significato e valore della biodiversità e la necessità di una tutela, così come ha sottolineato, ad apertura del festival, il consigliere delegato alla cultura Patrizio Gianferro, ricordando che le attività formative hanno coinvolto centinaia di studenti. Un evento importante nel quale personalità come Alberto Zilli, Flavia Pinzari, Dario Capizzi, Vincenzo Vomero, Umberto Pessolano e Enrico Migliaccio (rispettivamente direttore e curatore del Museo), hanno discusso intorno ad un tema che meriterebbe maggiore attenzione, quello della invasione degli alieni (animali,vegetali, microbi, funghi) e delle drammatiche conseguenze dei nuovi arrivati sulla biodiversità italiana, ponendo anche l’attenzione su interventi di disinfestazione. Un evento nel quale è stato lanciato un sos, l’inserimento di alieni sta rompendo equilibri frutto di una evoluzione durata centinaia di anni e mettendo a rischio di estinzione importanti specie autoctone. Dall’aspetto naturalistico all’aspetto artistico il Museo è divenuto sede ideale per il concorso specialistico internazionale Pictor Imaginarius; dedicato all’arte musiva e ideato dall’artista, mosaicista e restauratore Alessandro Lugari, attrae artisti di calibro nazionale ed internazionale. Un gruppo di mosaicisti italiani e stranieri decidono ormai, da oltre 10 anni, di trascorrere alcuni giorni a Nazzano e realizzano, per ogni edizione, un’opera collettiva che viene installata nel paese. Nel corso della permanenza si organizzano stage di mosaico collettivo e la mostra delle opere in concorso nelle sale superiori del Museo del Fiume.
“La pandemia non è stata un deterrente ma una occasione per dare una svolta, provocare un cambiamento profondo, ci troviamo oggi a lavorare con più voglia e maggiore qualità nell’offerta” spiega Patrizio Gianferro, responsabile anche dell’archivio e biblioteca comunale cresciuta, dal 2022, di oltre 20mila unità grazie al dono del fondo librario Giorgio Lotti. Un’offerta dunque variegata che sembra puntare sulla cultura e sulla risorsa ambientale.
L’energia si respira anche passeggiando nel piccolo borgo, se alcune attività durante la pandemia sono state chiuse ce ne sono di nuove e i neo imprenditori credono in uno sviluppo del paese, Nazzano ha subito uno spopolamento, come la maggioranza dei centri storici, ma grande è il fermento.
Gessy ha scelto di lasciare Poggio Mirteto per aprire il suo laboratorio di dolci (e salati) nel centro di Nazzano, puntando su ricette semplici che si ispirano alla tradizione ed alla valorizzazione dei prodotti tipici, perché “luogo più accogliente e in crescita”.
Anche le dipendenti del Pub Bar di Fulgenti Vittorio, noto per i suoi caffè decorati floreali e ispirati alla natura, credono in un futuro “per la presenza di una classe politica giovane ed attiva che fa ben sperare!”.
E a breve si prevede un importante ampliamento dell’offerta, in programma l’inaugurazione di una nuova ala nel Museo del Fiume nella quale saranno esposti reperti archeologici; previsti il rinnovamento delle dotazioni tecnologiche, l’istituzione di una sezione multimediale, la realizzazione di contenuti digital, oltre ad una nuova area accoglienza e un percorso in Braille.