di Maria Grazia Di Mario
Recondite armonie: è un titolo che ci riporta all’opera classica di Puccini “Recondita Armonia” dove si canta di bellezze diverse, di arte che, nel suo mistero, le diverse bellezze insieme confonde e che ottimamente spiega anche le opere nate dalla mano di Gianni Turina, noto pittore, incisore ed operatore culturale e dallo sguardo immaginario del giovane fotografo Federico Di Donato. Le opere saranno esposte presso la Sala Cinema del VI Municipio di Roma (Via Natale Balbiani snc ), dal 2 al 17 dicembre (inaugurazione prevista il 2 dicembre, alle ore 17).
E’ un connubio artistico perfettamente riuscito quello tra Gianni Turina e Federico Di Donato, laddove la bellezza androgina delle immagini di Di Donato apre specchi di sublimazione artistica che ben si sposano con il delicato e luminoso tratto pittorico di Turina. Con questa mostra Gianni Turina prosegue il percorso figurativo intrapreso negli ultimi anni con una serie di opere ispirate alla donna finalizzate a cogliere le emozioni interiori attraverso una tecnica mista che mette in sinergia la fotografia, con la computer grafica, la stampa e la pittura. In questo caso l’ispirazione nasce dall’universo maschile, la classicità e serenità del titolo vengono infatti rotte dalla modernità e tragicità del sottotitolo “La fragilità nell’universo maschile”, che ci costringe a confrontarci col presente. Le opere ci raccontano di un uomo che ha perso la sua tradizionale virilità e durezza; dallo sguardo malinconico e dai tratti androgini inizia a parlarci di altro.