I Piccoli Comuni temono conseguenze sui bilanci

Premesso che siamo tutti consapevoli della drammaticità, della difficoltà e della gestione di una simile epidemia, ma come rappresentanti dei Piccoli Comuni  riteniamo doveroso segnalare, per quanto possibile e salvo ulteriori approfondimenti, i danni che i comuni stanno subendo.

 

Conseguenze sui bilanci.

 

La chiusura delle attività sta provocando il  tracollo della  finanza locale. La maggiore criticità che gli enti locali dovranno gestire riguarda la liquidità.

 

In questo momento è, pertanto, necessario  assumere alcune decisioni urgenti:

 

-Trasferire dallo Stato ai Comuni, quale anticipo, il 100% delle entrate correnti accertate nel  conto 2018 per la competenza (con recupero negli anni successivi, anche in tre anni, con lo stesso metodo applicato dal dl sulle tariffe rifiuti).

-Prevedere la possibilità, da parte degli Amministratori Locali, di destinare, in tutto o in parte, i contributi in conto capitale previsti a favore dei comuni nel 2020 (Manutenzione e messa in sicurezza strade e infrastrutture, Efficientamento energetico, Bonus casa sulle facciate, Fondo Asili Nido e Scuole dell’infanzia ) agli interventi emergenziali  e anche in parte corrente.

Consentire l’utilizzo degli avanzi di amministrazione per le spese correnti di urgenza a fronte dell’emergenza COVID-19: non è possibile attendere l’approvazione, da parte dei consigli comunali, dei conti consuntivi per applicare l’avanzo di amministrazione. Indispensabile permettere alle Giunte di approvare un prospetto dell’avanzo presunto aggiornato e applicare con variazione di bilancio le quote libere del risultato di amministrazione per le sole spese correnti legate all’emergenza COVID-19.

Ridurre l’accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità per liberare risorse da destinare all’emergenza.

Più che il differimento al 2021 delle scadenze di pagamento delle quote capitali dei soli mutui, concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti agli enti locali e trasferiti al MEF il cui termine ricade nel 2020, bisognerebbe far slittare di un anno almeno il periodo di ammortamento di tutti i mutui a carico degli Enti Locali.

-Prorogare i termini di cui all’articolo 1, comma 51, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, e ancora, dei fondi 2020 previsti dal comma 853, art.1, legge 27 dicembre 2017 n. 205 per i lavori finanziati con i fondi dello Stato. L’impossibilità di espletare le procedure burocratiche per l’affidamento dei lavori, rischia di tradursi in uno sforamento dei termini previsti dai bandi, con la conseguenza per molti enti locali di vedersi revocati i finanziamenti per cause tuttavia indipendenti dalla loro volontà.

 

Tali proposte, insieme a molte altre, saranno ufficializzate da ANPCI al parlamento in sede di conversione del d.l.  CURA ITALIA.

21.03.2020

Author: redazione