Economia circolare, dalla Corea del Sud in visita alla Reset di Rieti

 

Stefano Manelfi: “Forte interesse verso la nostra tecnologia che trasforma biomasse in energia”

Reset, azienda attiva nel settore dell’economia circolare e delle fonti rinnovabili di energia, ha ricevuto nel suo stabilimento di Rieti una numerosa delegazione del municipio di Gangseo-gu, importante distretto metropolitano di Seul, la capitale della Corea del Sud. I diciassette delegati coreani sono alla ricerca di tecnologie innovative da impiegare in settori come l’economia circolare e la sostenibilità ambientale.

“I rappresentanti di Gangseo-gu – afferma Stefano Manelfi, uno dei fondatori di Reset – hanno mostrato un forte interesse verso le applicazioni che la tecnologia brevettata dalla nostra impresa può avere in numerosi contesti. Li abbiamo ospitati per illustrare loro tutti i processi di trasformazione delle biomasse in energia, che avvengono negli impianti prodotti nel nostro stabilimento di Rieti. Per Reset l’interesse esternato per la nostra tecnologia da paesi così lontani, è di sicuro motivo di grande orgoglio, ma è anche una grande opportunità di sviluppo internazionale, come abbiamo già avuto modo di constatare grazie alla trattativa in fase avanzata con il distretto israeliano di Tamar, i cui rappresentanti sono stati qui nelle scorse settimane per avviare progetti di investimento in patria nel recupero energetico da biomasse di scarto“.

La tecnologia brevettata da Reset è SyngaSmart e consiste nella trasformazione delle biomasse solide, a partire dal puro cippato di legna vergine per arrivare a rifiuti organici di vario genere, in energia elettrica e termica attraverso un processo di gassificazione. Quindi le matrici sono trasformate in un tipo di gas, detto SynGas, il quale va ad alimentare motori endotermici per la produzione di energia elettrica e termica. “Da sottolineare – continua Manelfi – che da 1 chilogrammo di biomassa si produce 1 kilowatt di energia elettrica e 1,5 kilowatt di energia termica e il residuo della materia trasformata, detta BioChar, è appena il 5%. Il che significa che con i nostri impianti siamo in grado non solo di produrre energia, ma anche di ridurre il volume degli scarti. Colgo l’occasione per ringraziare Unindustria per il supporto dato anche in questa circostanza“.

Reset è stata fondata nel 2015 e attualmente impiega 50 addetti a Rieti, attestandosi come una delle aziende sabine con maggior numero di addetti. Ora, con l’interesse mostrato dalla popolosa realtà urbana della Corea del Sud, si pone sempre più all’avanguardia nel fornire efficaci risposte alla crescente necessità di nuove soluzioni per l’economia circolare, continuando a investire e creare opportunità di crescita e occupazione nei mercati internazionali e nel campo della sostenibilità.

 

Author: redazione