Tra sfide e opportunità le testimonianze delle donne imprenditrici al Giro d’Italia

Dati, finanziamenti, casi aziendali: si è svolto  a Rieti con grande
partecipazione di pubblico il nuovo appuntamento del roadshow promosso da
Unioncamere con il coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile
24/04/2024 – Sfide e opportunità per imprenditrici e aspiranti imprenditrici oggi
protagoniste della tappa reatina del Giro d’italia delle donne che fanno impresa
che si è svolta presso la sede della Camera di Commercio di Rieti Viterbo,
promossa da Unioncamere con il coinvolgimento dei Comitati per
l’imprenditoria femminile. Una giornata ricca di elementi di analisi e discussione
tra dati, opportunità di finanziamento, testimonianze provenienti dal mondo
dell’impresa e delle istituzioni in cui sono emerse con forza la tenacia
necessaria per trovare uno spazio di vita e lavoro in linea con le proprie
aspirazioni ma anche le criticità che ancora rendono faticoso il cammino delle
donne che vogliono intraprendere nel nostro territorio come nel resto d’Italia.
“Gli ultimi dati sull’imprenditoria femminile provenienti dal nostro Registro
Imprese mostrano con forza la necessità di mettere in campo interventi e
agevolazioni mirate. –ha dichiarato in apertura il vice presidente della Camera
di Commercio di Rieti Viterbo, Leonardo Tosti – Nel 2023 infatti nel Reatino, in
cui risultano registrate 3.871 imprese femminili (il 26,2% del totale provinciale) è
stato rilevato un rallentamento della crescita percentuale, – 0,4%, in
controtendenza rispetto al dato positivo mostrato nell’andamento provinciale
complessivo del sistema imprenditoriale (+0,4%)”. Sui dati si è concentrato
anche l’intervento della prefetta di Rieti, Pinuccia Niglio, che ha parlato anche
del rifinanziamento dei bandi sull’imprenditoria femminile e della situazione
registrata in provincia, mentre il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, ha illustrato
alcuni settori che possono offrire opportunità interessanti alle imprenditrici e
aspiranti imprenditrici nel Reatino, tra cui quello della ricettività.
Moderato dal dirigente della Camera di Commercio di Rieti e direttore generale
dell’Azienda speciale Centro Italia, Giancarlo Cipriano, l’incontro ha poi visto
l’intervento della presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile
camerale, Giuseppina Polidori, oggi presente insieme anche alle componenti
del Comitato Fabiola Ippoliti, Matilde Eloisa Pitorri, Iride Zanganella e Maria
Adelina Zonetti e alla segretaria del comitato Annamaria Olivieri. La Polidori ha
annunciato le prossime attività organizzate dal Comitato tra cui i tre corsi gratuiti
in partenza il 6 maggio a Viterbo presso la sede camerale (orario 10:00/13:00 e
14:30/17:30) dal titolo “Relazioni, comunicazione efficace e saper parlare bene
in pubblico”, a cui seguirà la formazione su “Tecniche di vendita” in programma
il 14 maggio (stesso orario), sempre presso la sede camerale di Viterbo, e il
corso di “Problem solving” in calendario il 21 maggio (stesso orario) presso la sede reatina dell’ente camerale (per iscrizioni
https://www.rivt.camcom.it/it/news/ciclo-di-incontri-di-formazione_2160.htm).
La funzionaria Monica Onori ha parlato della necessità, in
particolare attraverso la formazione ed il rafforzamento delle competenze, di
recuperare la propensione all’imprenditorialità femminile e giovanile, in quanto
donne e giovani sono fautori dell’innovazione e della sostenibilità. A seguire i
due interventi a distanza di Silvia Petrone, ricercatrice Centro studi Guglielmo
Tagliacarne (“Imprenditorialità femminile nell’AltoLazio: focus sulla transizione
digitale”) che ha illustrato numerosi dati tra cui il tasso di femminilizzazione
imprenditoriale che vede il Viterbese al quinto posto e il Reatino al dodicesimo
in Italia, e di Raffaella Terenzi, Business Development Specialist Invitalia
(“Incentivi finanziari per le imprese: focus sulle imprese femminili”) di cui sono
pubblicate le slide sul sito www.rivt.camcom.it.
Molto partecipato lo spazio delle testimonianze: l’assessore allo Sviluppo
economico e lavori pubblici del Comune di Rieti ed imprenditrice Claudia
Chiarinelli, ha parlato dell’importanza della meritocrazia più che delle “quote
rosa” come strumento affinché le donne possano affermarsi nel mondo
dell’impresa ed in politica. Vincenza Bufacchi, presidente dell’Azienda “Centro
Italia”, azienda speciale della Camera di Commercio Rieti–Viterbo, ha invece
tracciato un quadro storico del concetto di imprenditrice, a partire dalla figura di
Margherita Datini, considerata la prima imprenditrice della storia, sottolineando
la necessità di un approccio di genere anche a livello normativo e di un
linguaggio di genere, “uno strumento potente che non dovrebbe diventare
oggetto di polemiica ideologica”. La parola è poi passata a Sabina Petrucci, vice
presidente del Consorzio Sabina Dop e presidente del Consorzio Sabina for
Rome, che ha raccontato la sua esperienza di imprenditrice agricola, e a Maia
Palmieri, artista e artigiana (Yama Art Lab Design), che ha sottolineato la
tenacia che l’ha portata a fare impresa anche a dispetto di un contesto familiare
che l’aveva ostacolata, ma anche delle difficoltà nel potersi aggiudicare bandi
che prevedono fidejussioni a carico di donne che hanno buoni progetti di
impresa, determinazione, ma non familiari in grado di offrire garanzie
finanziarie. Infine la testimonianza di Lucia Chiancone, presidente del Cda della
Cooperativa Le Nuove Chimere di Poggio Mirteto, del settore sociosanitario,
socioeducativo e socioassistenziale che ha focalizzato l’attenzione sul contratto
nazionale che, a parità di titoli e competenze, prevede per il personale una
remunerazione inferiore rispetto a quella prevista dal settore pubblico ed ha
auspicato un aumento dei corsi di laurea a Rieti nel settore delle scienze
umane, vista la carenza di personale qualificato sul territorio.
A completare il quadro Anna Vigilante, presidente del Centro antiviolenza Il
Nido di Ana, e Silena D’Angeli, presidente del Centro antiviolenza Angelita
Rieti, che hanno nel primo caso segnalato la necessità di un percorso per le
vittime di violenza che tenga conto delle limitazioni subite dai partner anche dal
punto di vista dell’autonomia finanziaria, e nel secondo le azioni che si possono
mettere in campo per rimettersi in gioco, come ad esempio il recente corso di
uncinetto che ha permesso a diverse donne di iniziare a commerciare borse
autoprodotte.

 

Author: redazione