Sulla destra italica l’opinione di Adalberto Andreani

Gentile Direttore,

Quando era ragazzino, appassionato di calcio, rimasi traumatizzato dalla sconfitta della nazionale del mondiale 1970, e per la definitiva assegnazione della COPPA RIMET al BRASILE di PELE’ e RIVELLINO in Messico. Però come tanti miei coetanei non compresi perchè non venne fatto giocare RIVERA, se non per pochissimi attimi. Ora volendo trasporre questo fatto in POLITICA odierna ITALICA, non si capisce perchè la compagine di destra governativa , che si autodefinisce all’uopo squadra faccia giocare come elementi titolari, gente di non eccelso livello, volendo mutuare un termine sportivo-calcistico. La destra italiana è ancora di derivazione NEO-FASCISTA, al di là della chiacchiere televisive. Purtroppo appare lontana da una destra FRANCESE- GOLLISTA, antifascista. Non capisco, comunque, all’uopo, perchè in tale ambito governativo non trovi adeguata valorizzazione la figura politica di GIANFRANCO FINI, che tanto ha fatto in passato per svincolarsi dalla pesante eredità del ventennio di BENITO MUSSOLINI ed anche perchè non abbia adeguato risalto a livello culturale la PERINA, che mi pare giornalista dotata di logica e buon senso.

avvocato Adalberto Andreani

 

Author: redazione