Il 3 febbraio prossimo l’Azienda Servizi Municipalizzati di Rieti venderà 3 farmacie di sue proprietà. La partecipata del Comune di Rieti poco prima delle vacanze di Natale ha pubblicato l’avviso per la vendita delle farmacie ASM 1, ASM 2 e ASM 4.
Non abbiamo mai nascosto la nostra perplessità per questa operazione che andrà a privare il Comune e quindi l’intera comunità reatina di una delle poche fonti certe di liquidità ma in questo momento un’operazione del genere è ancora più irresponsabile.
Nel bel mezzo di una pandemia con un’intero Paese sotto pressione e in difficoltà, la necessità di rafforzare il sistema sanitario territoriale di cui le farmacie possono rappresentare il primo efficace e utile baluardo dovrebbe essere la priorità di ogni amministratore pubblico. In questa fase le farmacie, come dimostrato nelle altre province, possono essere di grande supporto all’azione di tracciamento del virus ma anche di aiuto e prima assistenza ai cittadini e privatizzarle è senza dubbio sconsiderato e folle. La nostra preoccupazione è rivolta anche alla tutela del personale che si ritroverebbe, grazie alla destra, da pubblico prima, a misto pubblico privato poi e infine totalmente privato.
Anche se l’operazione fosse finanziariamente conveniente, che per la cronaca parte da una base d’asta rispettivamente di 2 milioni 301 mila 703 euro, 2 milioni 388 mila 881 euro e 988 mila 38 euro con le offerte che potranno essere presentate fino alle ore 11 del primo febbraio, e non ne siamo certi, l’unica cosa certa è che il Centrodestra reatino ancora una volta non si fa scrupoli ad ipotecare il futuro della nostra città cedendo un servizio essenziale solo per fare cassa. Con questa operazione finisce la storia di Cicchetti sindaco del Sociale.
Il Partito Democratico
Città di Rieti