Ho il piacere di presentare, e leggere nell’audio, una bella poesia di Elisabetta Destasio, che rappresenta anche una dedica alla sua città: Roma.
“distendere braccia
come grazia perduta,
dove si compie e si arrende il tempo
questa città ha
le sue vertebre
conficcate nelle mie
stesse vertebre
latitudini apparecchiate
su muri assaliti da edere, vaste,
larghe visioni di altrove
nessuna lacrima,
forse un gemito,
dietro l’angolo e
dalla gola di chi fa l’amore
poggia la bocca
su questo scorrere
del mio tempo, su,
sopra questa sintassi
di piacere
non vanifichiamo nulla
rendiamoci eterni, eterni e dammi
il tuo fiato
ti prego,
qui:
proprio dove mi batte Roma.”
Poesia elegantemente moderna, asciutta, efficace, i cui versi sono un canto d’amore, sia per l’amore stesso, sia per la città di Roma, nominata con forza proprio in finale del verso di chiusa: una sorta di invocazione vivida e pulsante di vita. È un canto non scontato, né retorico, ma permeato di originale e palpabile fisicità, dove l’amore, il piacere e la carnalità sono momenti sacri e profani, insieme, nei quali “si compie e si arrende il tempo”. Le parole della poesia si fondono con la passione, nel tempo senza tempo, raccontano, anche segretamente, di un amplesso vissuto tra sofferenza, forse, e amore, un’ occasione di “grazia perduta” che si desidererebbe eterna. Palese è, infatti, l’invocazione di eternità nei passaggi del testo “Non vanifichiamo” “rendiamoci eterni” e “ti prego” . L’ eternità è quindi il leitmotiv di questo messaggio poetico della Destasio, eternità incarnata proprio dalla sua
Roma (conosciuta anche come la città eterna) e i suoi spazi senza tempo, così fortemente amati dalla poetessa e che si fanno estemporanei testimoni viventi del suo vivendo. Un idillio raccontato da frammenti d’ immagini, eppure così chiari ed efficaci, come braccia, vertebre conficcate, lacrima, gemito, edera, muri e larghe visioni d’altrove. Un connubio felice tra le suggestioni dei luoghi amati e il suo intimo sentire.
Elisabetta Destasio nasce Roma, dove vive. Appassionata da sempre di poesia, lavora nell’ambito delle produzioni teatrali e musicali e collabora con accademie musicali e numerosi artisti. Svolge attività di consulente editoriale ed è spesso relatrice in convegni dedicati al tema della lotta contro la violenza di genere. È stata membro del comitato organizzativo del Premio Poesia Città di Fiumicino. Curatrice e direttrice artistica della rassegna “Poeti in itinere” .
Tra le sue opere pubblicate:
“Corpo in animae” e “Sogno d’acciaio”
per Annales edizioni.