Padre Franco denuncia la condizione socio sanitaria degli abitanti del villaggio

piccola coltivazione di manioca

piccola cucina. 

rubrica di Padre Franco curata e ideata da Maria LauraPetrongari

Oggi il nostro Francescano Padre Franco ci  segnala la   condizione socio sanitaria degli abitanti del povero villaggio e sugli usi locali e prassi  tradizionali riguardo alle modalità talvolta di connotazione tribale per la cura delle malattie tropicali più gravi. Quanto sia importante, di contro, la presenza sul campo del dispensario medico  dove anche lui per anni ha cooperato. Interessante leggere il  racconto che ci perviene da quest’ ultima sua  lettera. Significative le foto del luogo. La cucina  in cui egli è ospitato a mangiare  quotidianamente riso. E la piccola coltivazione della  manioca,  pianta spontanea resiliente ai terreni aridi con  tuberi amidacei.

PADRE FRANCO scrive

MALATTIE POLVEROSE*
   (Appunti di viaggio  – 5) 
 
Carissimi.
In questi giorni, 
ho dovuto
        rispolverare 
non le sedie o i banchi della chiesa, dalla polvere
      dell’Harmattan 
ma 
        “rispolverare”
le mie vecchie conoscenze 
medicali, “coloniali” 
e missionarie….​
 
 La mia presenza comincia ad essere conosciuta da troppa gente ed ecco che la fila dei malati veri ed immaginari, 
si compone mano a mano. 
 
   Malattie tropicali, malattie cosmopolite, malattie vere, malattie immaginarie, malattie del corpo, malattie dell’anima malattie dello spirito. Malattie dovute soprattutto alla mancanza di igiene, malattie frutto di cattiveria, invidie e gelosie, 
compiacenti fattucchieri e fattucchiere, compiacente soprattutto
            Satana ! 
 
   Sapete che qui in Africa spesso la dignosi si fa per esclusione,
 talmente è complicata. 
 
Si parte dal più semplice
        (si fa per dire) 
che potrebbe essere la malattia fisica sottomessa all’esattezza(?) 
delle scienze sanitarie.
 
 Se NIX, 
si va a quella più prettamente spirituale che corrisponderebbe 
ad una presenza maligna o comunque negativa che fa  “semplicemente” 
 
       STAR  MALE…
 
Se dopo ripetute benedizioni 
( vedi esorcismi ), 
nulla cambia, si passa 
ad una diagnosi 
di turbamento psico-fisico che andrebbe curata da uno psicologo. 
 
Cosa molto più complicata, 
perchè richiede molte sedute e una conoscenza quasi-perfetta della lingua e degli usi e costumi del luogo… 
 
Se dopo tutta questa trafila, 
ancora NIX, 
bisogna
‘”rassegnarsi” ad inviare 
l’ individuo dal guaritore locale che spesso ha un ottimo successo.
 
  Mi ricordo che quando stavo a Ina, eravamo tre frati ad essere competenti ognuno in una delle tre materie suddette. 
Cioè, io nella medicina, Fra Aubin (Albino) nell’esorcismo e 
fra Horatio nell’approccio psicoterapeutico.
 
   Molto spesso, 
non era evidente 
se il tipo di disagio appartenesse 
all’una o l’altra categoria… 
Si facevano venire 
i pazienti parecchie volte e, comunque fosse l’origine del male, 
li facevamo dormire, almeno una notte, ai piedi del 
Santissimo Sacramento esposto. 
 
In altre parole, 
 
       *si esponevano* 
      a *Gesù esposto*! 
 
La Sua forza vitale di Resuscitato e di 
Vivente  in eterno, 
non poteva 
non 
ESSERE BENEFICA 
a chi a LUI si affidava 
 con grande fiducia !…​
 
  Anzi, io penso che, 
là dove fosse possibile, questo tipo di
    “ITER INTELLIGENTE”
           ( e non 
      “la spesa intelligente” 
           di Eurospin )
si potrebbe applicare pure da noi, in Italia, 
dove i casi, magari in forma meno macroscopica, ci sono
       e… come !!! 
 
  Carissimi, 
chiudo questi 
 appunti di  viaggio N-5
    (dall’ approccio 
    quasi sanitario) 
per dirvi che qui in Africa, più che in Italia, 
             si nota
              come 
        la SALUTE 
                sia 
 un GRANDISSIMO 
     DONO di DIO, 
da mantenersela 
IL PIÙ POSSIBILE. 
 
       È, infatti, 
uno dei più GRANDI
   TESORI che IDDIO 
     ci ABBIA DATO !
 
            Amen !

Author: redazione