Nuovo appuntamento con Padre Franco dal Benin nella rubrica di Maria Laura Petrongari

Padre Franco in Benin apre questo 2023 consegnandoci ancora cronache molto suggestive e ricche di seri spunti di riflessione per rendere più concreta la testimonianza della fede.  Le insidiose condizioni climatiche dei luoghi, gli impegni delle celebrazioni liturgiche e quelli presso l’ospedale intitolato a Padre Pio da Pietralcina in cui ha lavorato per tanti anni fino a sette anni fa. La gioia di aver ritrovato  i confratelli e cooperatori come si fossero lasciati da poco.  E’ bello accompagnare, grazie a questo mezzo mediatico che ospita le pagine del diario del Francescano Padre Nicolai, questa missione cristiana di amore e soccorso per persone emarginate e povere finanche del necessario. Anche la preghiera l’ultimo dell’anno per il Pontefice Emerito malato ed al termine dell’officio sacro apprendere che era appena tornato alla Casa del Padre Celeste. La fatica raccontata degli operatori sanitari del posto anch’essi da sostenere nella prosecuzione del loro prezioso servizio. Fraternità vera e concretezza della fede. Grazie Padre Franco.

di PADRE FRANCO

*APPUNTI* 
         *di VIAGGIO*- 4
 
 N’Dalì… 02 gennaio 2023.
 
   Certamente che in questa regione, in questo periodo dell’anno, 
non è l’ideale 
farci la convalescenza dal 
Covid-19  
nè dall’influenza ! 
 
  Polvere, polvere e… ancora 
polvere dappertutto! 
Polvere finissima, portata in sospensione dal vento che soffia dal nord, 
vento del deserto,
        l’ HARMATTAN.
 
 Questa 
  “signora polvere” 
vista da lontano,
 dà l’impressione di una nebbiolina londinese
 che non se ne va neanche con le ore pomeridiane.
   Devi portare con te sempre uno straccetto che passi lì dove ti siedi, altrimenti….. 
 
Insomma, 
un piccolo-grande attentato alle vie respiratorie che, insieme alla forte escursione termica notte-giorno, 
se non sei un nativo, 
può superarlo solo chi ha meno di trent’ anni….​oppure
un coriaceo lupo di mare, missionario di vecchia data, 
dalla pelle di coccodrillo!…​. 
 
  Fatte queste dovute precisazioni di carattere meteo-sanitario,
 stiamo arrivando zitti, zitti
 “nel mezzo del cammin di nostra vita beninese” 
  che, 
se non ti dai una buona mossa, 
rischi di arrivare impreparato alla
   cinque-giorni-pieni 
del ritiro a tutto il nostro
     clero diocesano. 
 
   Quello che ha marcato tanto questi precedenti giorni, 
a parte la celebrazione delle varie festività, 
è stata la Santa Messa celebrata sabato 31 dicembre, 
nella Cappella dell’ospedale 
“S. Padre Pio” . 
 
Una Messa di 
“azione di grazie” 
fine anno, 
ma anche di impetrazione di grazie per 
tutti i malati e gli infermi passati, presenti e futuri, assieme al personale sanitario. 
 
  Anche qui, una sensazione stranissima:
come se  avessi frequentato questa cappella fino a ieri, quando invece l’ultima Messa, l’avrò detta circa sette anni fa! 
 
 Erano Messe 
di routine che io, 
in quanto cappellano, dicevo regolarmente ogni domenica alle ore 11h00…​
 
   Stranissima pure 
una coincidenza:
all’inizio della Messa chiediamo ai fedeli di pregare per il morente Pontefice emerito Benedetto XVI, 
e, 
alla fine della Messa, 
ne annunciamo la morte, come se la Santa Messa fosse stata detta solo
          per lui !… 
 
Non vi dico che commozione, rivedere molti operatori sanitari con i quali ho collaborato, venirmi a salutare con le lacrime agli occhi….​
 
  A proposito,
 è un grande onore sapere che buona parte delle vostre povere offerte sono andate per pagare gli stipendi di novembre e dicembre dei nostri sanitari. 
 
Che bell’opera…! 
magari potesse continuare…! 
 
  E, qui carissimi, 
chiudo questa quarto episodio, sperando di potervi raccontare tante altre cose sorprendenti
 e belle, per le prossime esperienze !

Author: redazione