Lorena Paris presenta il giovane poeta reatino Paolo Andrea Pasquetti

 

AttraVerso Edizioni è una casa editrice interamente dedicata alla poesia, con sede operativa a Viterbo. Pubblica opere di autrici e  autori contemporanei, emergenti e non,  nonché di grandi poeti e poetesse del passato. Di recente pubblicazione, propongo la lettura del libro  ” I Canti del ritorno” di  Paolo Andrea  Pasquetti, poeta  che abita a Rieti e del  quale  scelgo di leggere, nell’audio,  questo componimento,  tratto proprio dal libro.

 

“Il canto è spezzato, la /

mano ancora rigida nell’ombra: /

un’ estate che muore lenta /

in un freddo che tarda i /

suoi passi ma copre, un

frutto che pesa sui  /

rami e non cade.” 

 

 

Ritengo che la vita e la morte  e la loro ineludibile alternanza,  siano poeticamente descritte da Pasquetti   attraverso intense  similitudini, non palesi bensì elegantemente velate. Il “canto” dell’incipit del testo  simboleggia la vita,   la vitalità,  l’ armonia del vivere,  tutto  in uno con lo scorrere  del tempo, rappresentato efficacemente dall’avvicendarsi  della  stagione estiva con  quella invernale:  “un’ estate che muore lenta” e “un freddo che tarda i suoi passi ma copre”: un ciclo vitale che  trasfigura, che governa mitezza e inclemenza,  staticità e movimento. La chiusa della poesia è materica e suggestiva  insieme,  le parole scelte  dal poeta:  “un frutto che pesa sui rami e non cade”,  sono parole immaginifiche  che  ne racchiudono l’intimo senso. La maturità piena  di un frutto è  la splendida metafora di ciò  che ha inizio e  fine,  dello scorrere della vita nel  suo cammino naturale, emozionale,  esperienza e  consapevolezza insieme. Un legame  simbiotico che quel  frutto stesso ha con il  suo ramo, figlio pulsante  della terra  cui appartiene o,  forse …cui  vorrebbe appartenere per sempre?

 

Dal sito della casa editrice “AttraVerso”:

“I Canti del ritorno non sono una semplice raccolta di poesie eterogenea, bensì formano un libro coeso e a sé stante, centrato su un tema specifico: la morte. La narrazione infatti si articola in quattro sezioni, ognuna introdotta da una breve prosa poetica a cui seguono una serie di componimenti. A questa struttura viene affidato il compito di narrare la ricerca da parte dell’Io di un canto attraverso il quale ritornare a una dimensione esistenziale autentica che abbracci l’esperienza di morte che anima il viaggio. Un viaggio che, sezione dopo sezione, attraversa il ciclo delle stagioni e le varie fasi del giorno – dalla primavera all’autunno, dalla mattina alla notte – formando un vero e proprio percorso di indagine esistenziale ed espressiva dove lo stile poetico si evolve nella ricerca del canto ristoratore agognato. La storia ha inizio e si chiude nell’ottica di un cammino che si dipana di fronte a chi tenta la parola, mostrandogli la via.

Paolo Andrea Pasquetti è nato a Roma nel 1995 e vive a Rieti. Ha conseguito la laurea in Lettere moderne presso l’Università di Roma “La Sapienza” e si è specializzato in Filologia moderna. Nel 2020 ha vinto il concorso “Libera i tuoi versi-Abbracci poetici” con la poesia Le campane che dissolvono il suono. Nel 2021 ha creato il blog di divulgazione “Radura Poetica”, presente anche sulle

 

principali piattaforme social sotto il nome di @radurapoetica.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Author: redazione