Fabrizio Farese lancia il Protocollo pre – vaccinazione Covid 19

Il medico Fabrizio Farese lancia il protocollo pre – vaccinazione Covid 19

di Maria Grazia Di Mario

Vaccinarsi seguendo le precauzioni necessarie e continuare a curarsi e monitorarsi dopo il vaccino, che sia Astrazeneca, Pfizer, Moderna e il Johnson in arrivo.

I problemi sia pre che post vaccinazione nascono perché (con lo stato di emergenza) ancora si procede in maniera troppo impulsiva.

L’importanza di curarsi in tempo in presenza di sintomi legati al Covid (niente attesa e tachipirina, ma antinfiammatori e tempestività) si affianca alla necessità, prima di vaccinarsi, di effettuare dei semplici esami del sangue e di sottoporsi ad un test per vedere se si hanno già anticorpi, o è in corso la malattia.

Il protocollo pre-vaccino non viene, come al solito, dal Ministero della Salute, fermo ancora alla vigile attesa ed alla tachipirina, viene dal medico di base Fabrizio Farese che opera ad Osteria Nuova di Poggio Moiano (Rieti), il quale sta già da tempo somministrando ai suoi pazienti (su regolare autorizzazione della Asl) il Pfizer e l’Astrazeneca.  Farese effettua anche vaccinazioni a domicilio, in presenza di anziani,  o di categorie deboli che non possono raggiungere lo studio medico, analogo discorso verso chi è affetto da Covid 19.

Dottore, siamo sempre in presenza di un suo protocollo, che nasce dall’esperienza sul campo.

“Certamente e i  pazienti vaccinati finora non hanno avuto reazioni di alcun genere, ma è fondamentale la prevenzione dei sintomi”.

Che tipo di esami prescrive.

“E’ necessario uno studio sulla coagulazione, utile per tutti, uomini e donne (anche se sono le donne a rischiare di più, specialmente quelle che prendono la pillola, cui non consiglio l’Astrazeneca). Prescrivo Ves, Pcr, Omocisteina e il Fattore quinto di Leiden, inoltre un sierologico rapido per vedere se sono presenti già anticorpi. Se hai già avuto l’infezione devono trascorrere sei mesi perché potrebbe scatenarsi una reazione infiammatoria molto forte, aspettando il dovuto la risposta è meno violenta. A chi assume anticoagulanti e antiaggreganti li faccio mantenere, a chi prende l’aspirinetta la faccio sospendere e sostituisco, due giorni prima della vaccinazione, l’Aspirina con vitamina c che ha un effetto non solo antipiretico, ma antinfiammatorio, la somministro fino a due giorni dopo la vaccinazione. Raccomando anche integratori a base di lattoferrina, vitamina c, vitamina k, vitamina d. Il giorno del  vaccino, dato che sono anche un omeopata, prescrivo il Sulfur, la  Thuya e il Galium, queste sostanze servono  a prevenire danni, ripuliscono il connettivo, sono anche antinfiammatori ed antiallergici”.

 

Dunque è una procedura che adotta con tutti i pazienti a prescindere dall’età e con tutti i vaccini, non solo Astrazeneca.

“Con tutti uso lo stesso protocollo, l’effetto coagulazione (provocato da infiammazione autoimmune) può avvenire con tutti i vaccini, se hai un buon sistema immunitario hai una reazione forte, infiammatoria, aumenta il fibrinogeno, tenderai  ad avere una maggiore coagulabilità del sangue, questo protocollo è valido in generale e ancora di più  per chi ha alterazioni nella Ves, Omocisteina, nel fattore quinto di Leiden, per le donne che hanno già avuto flebiti uso eparina sulla pancia,  a basso dosaggio. Dopo il vaccino è importante che le persone continuino a condurre una vita sana, senza eccessi alimentari e a controllare ogni minimo sintomo, riferendolo al medico di base”.

E a chi non ha problemi di analisi e salute?

“Prescrivo sempre le stesse analisi, poi consiglio Aspirina, Galium, Sulfur e Thuja”.

Come gestire i sintomi nell’immediato e a distanza di giorni?

“Dalla poca esperienza fatta con i vaccini ho visto che la prima dose del Pfizer non dà grosse problematiche, un po’ di più la seconda (è accaduto anche a me), per Astrazeneca è il contrario. Naturalmente a chi ha avuto problemi con la prima non consiglio di ripetere lo stesso vaccino.  Le reazioni comunque vanno sempre modulate dal medico”.

Però non ci sono protocolli ufficiali e molti suoi colleghi non si espongono, dunque si procede come per le cure, senza consigli, analisi, o altro.

“I problemi infatti sorgono perché si va all’arrembaggio”.

Chi ha prenotato la vaccinazione, quali farmaci dovrebbe tenere nel cassetto?

“Aspirina (Vivin C) e antinfiammatori. Il protocollo continua a  consigliare la tachipirina ma ha solo effetto antipiretico e antidolorifico, è necessario (come per coloro che hanno avuto la sfortuna di contrarre il Covid 19) subito un antinfiammatorio. La tachipirina va presa in extremis, solo se la febbre diventa troppo alta (oltre 39)”.

 

Si parla ora di Aulin, Celebrex….

“Sì, ma ripeto non vanno assunti senza monitoraggio e prescrizione medica.  Ci sono anche il Brufen, l’Oki, io consiglio sempre il farmaco che ha minori effetti collaterali sullo stomaco. Poi ripeto prima  e dopo va rinforzato il sistema immunitario, ad esempio  spesso prescrivo anche l’Echinacea. Io stesso e i miei familiari (ho 4 figli) a rotazione stiamo assumendo integratori, antiossidanti e finora non si è ammalato nessuno, certo usiamo tutte le precauzioni, mascherine ffp2 incluse. Dall’inizio della pandemia personalmente sono andato anche a domicilio e non mi è accaduto nulla”.  

Quali sono i sintomi che devono allarmarci?

“Quelli di tipo neurologico, fascicolazioni muscolari, nevriti, soprattutto mal di testa protratto e disturbi visivi, ma anche dolore addominale. Attenzione alle aritmie che possono provocare trombi, in presenza di pause nel battito serve un betabloccante, un diuretico se hai la pressione alta,  ripeto, i consigli li può dare solo il medico, anche in base alla natura del paziente”.

 

Quale vaccino consiglia ai giovani e ai fragili?

“Al momento si ha meno reazione con il Pfizer “.

Parliamo del Johnson.

“Lo stiamo aspettando, dovrebbe dare meno effetti collaterali di Astrazeneca.   Astrazeneca potrebbe provocare coaguli ma anche una reazione autoimmunitaria che riguarda le piastrine, però credo sia molto rara”.

Il Johnson  sembra essere abbastanza simile!

“A entrare in circolo  però è un adenovirus umano, personalmente sono più propenso verso Pfizer o Johnson, ma essendo Johnson tradizionale rispetto al Pfizer lo preferirei, perché Pfizer e Moderna sono a Rna, di nuova sperimentazione”.

 

In generale consiglia i vaccini?

“In generale il vaccino crea  un addensamento tossinimico, ma in questo momento il discorso è diverso, se non moriamo di fame, moriamo di Covid, non avendo ancora trovato nessun farmaco. Io speravo  nei monoclonali e in qualche efficace antivirale!”.https://www.salutelazio.it/vaccinazione-covid-19-fasce-eta

http://Il Covid 19 si può curare ma somministrando subito la terapia …

 

Author: redazione