Il Consorzio Tiberina avvia un programma civico di sensibilizzazione

Avviamo ufficialmente un programma civico di sensibilizzazione e azione basato su una serie di circostanze storiche che legano Roma al Tevere nell’orizzonte temporale dei prossimi 4 anni o poco più.

Il 20 settembre 2016 dista cronologicamente 4 anni dal Centocinquantenario della Breccia di Porta Pia e della Presa di Roma (annessione di Roma e dello Stato Pontificio al Regno d’Italia). Il 20 settembre 1870 la breccia, nei giorni successivi la presa di possesso dell’intera città da parte dell’esercito italiano (fino a Castel Sant’Angelo il 27).

Il 28 dicembre dello stesso anno la disastrosa piena – ricordata tutt’oggi come evento epocale per il Tevere – che portò alla successiva costruzione dei Muraglioni del Centro Storico (oggi compresi nel Sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità della Capitale) nonché alla prima visita di Vittorio Emanuele II a Roma, per portare conforto alle popolazioni.

A inizio 1871, infine, la proclamazione di Roma a Capitale (con lo spostamento da Firenze, dopo quello precedente da Torino).

 

Ci rivolgiamo al settore pubblico e al settore privato, nonché ai singoli cittadini, per cogliere l’occasione di un percorso simbolico e concreto allo stesso tempo, riprendendo il titolo dell’incontro pubblico in cui fu lanciato il “Contratto di fiume del Tevere nell’area urbana di Roma”: http://www.060608.it/it/print/eventi-e-spettacoli/incontri/il-tevere-a-roma-da-ferita-nella-citta-a-luogo-di-vita-e-di-coesione.html, evento tuttora pubblicato sul calendario degli eventi culturali di Roma Capitale ad oltre 2 anni di distanza (abstract su http://www.urbanisticainformazioni.it/Il-Tevere-a-Roma.html, cui si sono ampiamente ispirate – per così dire – una Memoria di Giunta e una Deliberazione della precedente Amministrazione Capitolina).

 

Alle Istituzioni competenti sul Tevere (Autorità di Bacino, Capitaneria di Porto, Regione Lazio, Roma Capitale, etc), ai mecenati, ai singoli donatori (di risorse, di professionalità, di tempo personale) chiediamo di coordinarsi – ognuno nel proprio ruolo – per offrire un “regalo”, entro fine 2020-inizio 2021, alla Città e alla comunità non solo italiana. Rendere il Tevere a Roma e rendere a Roma la dignità che merita partendo da un obiettivo come la salvaguardia e la valorizzazione dei luoghi attorno ai quali è nata, come eccezionale simbolo di rinascita a 150 anni dalla proclamazione a moderna Capitale d’Italia. Potrebbe essere un obiettivo di governo: dal nostro punto di vista ci prefiggiamo coesione territoriale e azione pratica.

 

In che modo? Non certo uno agiografico, retorico o faraonico, inconcludente o dissipatore di risorse. Di prossima organizzazione una serie di incontri sotto la sigla seminariale <<SMART TIBER: sicurezza, manutenzione, navigazione, fruizione, rigenerazione>>. Da qui, sperando di poter già portare qualche “risposta” – attraverso Consorziati e Partner, istituzionali e non solo –, un piano d’azione che – come scala temporale – si intreccerà con quello del Contratto di Fiume. Due link in cui da un lato non fa piacere non vedere immagini dall’Italia, dall’altro dispiace vederne una: https://www.wired.com/2016/08/7-cities-transforming-rivers-blights-beauties/ e http://dnvgl.instantmagazine.com/energy/sgc/#!/climate-change-services. Ma proprio con l’Ente Internazionale fonte del secondo articolo il Consorzio Tiberina ha recentemente avviato un’iniziativa tecnica per le prime azioni collegate alla sicurezza del Tevere a Roma, verso insediamenti sul fiume sempre più sicuri e “smart” (cfr per esempio https://www.dnvgl.com/energy/themes/smart-green-cities.html).

 

Veramente poco – anche economicamente, oltre che nel coordinamento fra Istituzioni – basterebbe per ovviare a quanto nei primi due reportage linkati fra le “Evidenze” nel portale del Consorzio Tiberina http://www.unpontesultevere.com/: girare definitivamente queste non belle pagine potrebbe essere un primo significativo regalo alla Città di Roma.

Author: redazione