I versi efficaci di Gabriele Galloni poeta scomparso prematuramente

di Lorena Paris
 
Per il mio nuovo appuntamento poetico, con le lettrici e i lettori di Sabina Magazine, desidero ricordare Gabriele Galloni, giovane poeta nato a Roma, vissuto nella capitale e scomparso prematuramente qualche anno fa. 
La sua poetica si fa linguaggio moderno, immediato, essenziale, i suoi versi efficaci “fermano” attimi di vita e il suo sguardo sul mondo. Attimi fermati, sì, ma subito lasciati andare con disinvoltura, quasi con distacco, spesso ricorrendo al valore aggiunto della sua ironia. La  sua  scrittura
 è leggera e fluida, seppur di intense visioni, piccole disincantate osservazioni.
Le parole abitano i ricordi, i luoghi della sua Roma, della sua vita, delle sue frequentazioni e del suo tempo. 
La poesia che presento qui, e che leggo in audio, racchiude bene  i concetti di cui sopra. Richiama la poetica degli autori del passato, ma anche dei contemporanei: il tocco metafisico delle sue letture, che sedimentate nell’ animo, ritornano nella superficie della memoria, della suggestione. 
 
 
 
 
“Luna di luglio: dalla tua finestra /
scoperta di sfuggita sopra il mare./
 
Per poco, ma l’abbiamo fatta nostra/
pensando fosse un fondo di bicchiere./
 
Luna di mare; ciotole di legno/
in fila tutte lungo il davanzale./
 
Il cielo non si asciuga – intanto/
la marea sale./”
 
 
 
L’ Estate, la luna, il mare, il cielo sono i comprimari elementi naturali di un delizioso quadretto estemporaneo, pregevole nelle assonanze e consonanze. 
Un “idillio” nel quale il protagonista è immerso, e dà ascolto 
 al suo stupore e sorpresa, presta attenzione 
alle nitide osservazioni della natura e dei suoi aspetti che appaiono compenetrati nella quotidianità delle piccole cose (il fondo del bicchiere, le ciotole in fila). I versi descrivono  momenti fugaci sebbene nella lentezza del ricordo, contattatano l’ attesa, il sogno e il desiderio, così come recita
 il verso finale: 
“Il cielo non si asciuga – intanto
la marea sale”. Altresì, felice metafora dello scorrere del tempo e della coscienza che ogni manifestazione abbia bisogno del suo  ritmo. 
 
 
“Gabriele Galloni ha pubblicato le raccolte poetiche
 Slittamenti (Augh!, 2017),
 In che luce cadranno (RP, 2018),
 Creatura breve (Ensemble, 2018) 
L’estate del mondo (Marco Saya, 2019).
 Ha pubblicato, inoltre, la raccolta di racconti Sonno giapponese (Italic Pequod, 2019). È stato co-direttore di Inverso – Giornale di poesia e autore e ideatore, per la rivista Pangea, della rubrica Cronache dalla Fine: dodici conversazioni con altrettanti malati terminali”
 

Author: redazione