Dalla & Battisti: quando la musica incontra la poesia, esperienza immersiva presso il Creative Lab

Lucio x 2 – Proiezione video durante lo spettacolo

L’eco delle canzoni, interpretate dalla splendida voce di Anna Boccolini con l’accompagnamento musicale del M° Franco Tinto,  risuonano ancora nella mente; così pure le parole degli altre persone – Ilaria Agostini, Pier Paolo Buzzacconi, Paola Calizza, Silvia Cozzi, Agostino Franchi e Franco Morelli – che hanno dato vita ad uno spettacolo dal titolo Lucio x 2, alternandosi nella lettura di aneddoti e storie correlati con le canzoni, nonché di brani liberamente tratti dagli articoli di Marco Testi, tra le fonti di ispirazione della serata. Un viaggio tra esibizioni musicali e letture   interpretate, interrotto solo per qualche minuto, dalla proiezione di un video di Ilaria Agostini che, sulle note di “Pensieri e parole” di Lucio Battisti e de “La casa in riva al mare” di Lucio Dalla, ha restituito il volto e la voce di entrambi, per poi riprendere senza soluzione di continuità fino al termine dello spettacolo, in un crescendo di emozioni. Serata memorabile quella del 31 marzo, vissuta in un angolo nella zona industriale di Monterotondo, il Creative Lab, un luogo caldo ed accogliente del quale – a meno di esperienze professionali – molti ignorano l’esistenza, che è stato già teatro di precedenti reading di Writer Monkey, tra cui: “Tap-out”, basato su testi del poeta statunitense Edgar Kunz, per la direzione artistica di Agostino Franchi e “Io so. Viaggio nel mondo di Pasolini”, scritto e diretto da Nicoletta Nicolai, autrice anche dell’evento dedicato ai due Lucio – oggetto di questo articolo – nel quale, ancora una volta, espressioni artistiche di diversa natura si integrano tra di loro: in questo caso, musica e poesia. D’altro canto, che ci sia una forte sinergia tra queste due arti, è appurato; un connubio costante e fecondo che affonda le sue radici nell’antichità, e che già ai tempi di Omero ha dato i suoi frutti: storie antiche, gesta eroiche ed azioni divine racchiusi nei poemi epici che il cantore cieco raccontava in versi, accompagnandoli con la sua lira.

 

Una fusione che “anche in Italia, c’è sempre stata, fin dai tempi di Dante, ed anche prima. Non è un caso che nel secondo canto del Purgatorio un amico di Dante, Casella, intoni una canzone (e già questo sostantivo ci dovrebbe dire qualcosa) dello stesso Alighieri, “Amor che nella mente mi ragiona…” – come afferma Marco Testi nell’articolo “I due Lucio e la musica che gira intorno”, uno dei due inseriti inclusi nel programma del reading – e che ci riconduce ad una tradizione, in cui i versi erano anche cantati. E non è neanche casuale che molte forme letterarie traggano i loro nomi proprio dal mondo della musica: ode (canto in greco), lirica (che prende il nome dallo strumento che accompagnava i versi), fino ad arrivare, nel medioevo, al sonetto, alla canzone o alla ballata, componimenti poetici il cui legame con la musica emerge chiaramente.

Un’atmosfera magica si è diffusa al Creative Lab, soprattutto per chi ha avuto la fortuna di vivere quel fermento che, tra il finire degli anni ’60 ed il decennio successivo, ha permeato la società a tutti i livelli, trasformandola radicalmente. Una sorta di rivoluzione, all’interno della quale la canzone, in quanto espressione artistica e culturale di quella stessa società, è andata modificandosi a sua volta, per riflettere ciò che nel mondo stava accadendo e diventare parte attiva di un cambiamento epocale. Una canzone più intima e vicina all’animo umano, in cui finalmente trovano spazio contenuti fino a quel momento ignorati, quali “l‘incapacità di amare, la paura dell’altro, la fuga, il timore di ricevere un no o, al contrario, dell’impegno in una storia”, come scrive ancora Marco Testi. Temi ancora oggi terribilmente attuali. Una canzone che, pur mantenendo le proprie radici, accoglie tecniche e stili musicali provenienti da lontano; un delicato amalgama tra musica e poesia che ritroviamo appieno nelle canzoni di Roversi-Dalla e Battisti-Mogol, scritte esplorando gli abissi dell’animo umano.

Lucio x 2… un tuffo nel passato per molti dei presenti, immagini impresse nella memoria fin dall’adolescenza che, in oltre cinquant’anni, non si sono mai affievolite, diventando anzi sempre più vivide e dense di significato, forse proprio in virtù di una crescente consapevolezza del valore di Dalla e Battisti nel panorama musicale italiano ed internazionale.

E non per nostalgia, o almeno, non è solo quella la ragione per cui le loro canzoni, dopo mezzo secolo, riescano ancora a far sognare.

Succede a noi, che le abbiamo sentire sul nascere, ma anche alle generazioni che ci hanno seguito.

E, se mai fosse servita una conferma di quanto i due Lucio siano ancora apprezzati dal pubblico, quella sala gremita di persone di tutte le età ce l’ha data, inequivocabile: erano lì per loro, vicine, a rendere omaggio a due artisti che, il 4 ed il 5 marzo, avrebbero compiuto ottant’anni; erano lì, insieme, ad intonare le loro intramontabili canzoni. Mentre nell’aria si avvertiva la presenza dei due Lucio, sebbene se ne fossero andati ormai da molto tempo: Dalla nel 2012; Battisti, addirittura nel 1998… Venticinque anni fa… decisamente troppo presto, non dovrebbe essere così, per persone che hanno ancora tanto dire, è ingiusto… ed avvertire nella sala un po’ di tristezza, era inevitabile. Com’era naturale che, anche senza dirlo espressamente, fossero in molti a chiedersi quanto avrebbero potuto regalarci ancora.

L’eredità che ci hanno lasciato è comunque immensa: parole scolpite nel cuore, incise su un vinile custodito con cura, come si faceva un tempo, per mantenere intatte: da un lato, la voce tanto criticata di Battisti, capace di scavarti l’anima; dall’altro, quella di Dalla in grado di condurti su in alto, per scoprire orizzonti di fuoco e notti scure “da sporcare le lenzuola”.

Lucio x 2… un’esperienza immersiva in onore di due artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella canzone italiana, contribuendo a trasformarla in canzone d’autore; un viaggio tra musica, parole ed immagini che, per circa due ore, ha catturato l’attenzione di un pubblico numeroso ed eterogeneo.

 

(Anna Boccolini )

 

 

(Franco Tinto)

 

 

(Marco testi con Alessandro Morelli)

 

 

 

(Dinanzi al pubblico, alcuni interpreti: Pier Paolo Buzzacconi, Franco Tinto, Anna Boccolini, Silvia Cozzi e Ilaria Agostini)

 

 

(Sullo sfondo, alcuni interpreti: Silvia Cossi, Ilaria Agostini, Agostino Franchi, Paola Clizza e Franco Morelli)

 

 

Figura 8 – Il team di Writer Monkey coinvolto nello spettacolo. Dall’alto verso il basso: Ilaria Agostini; Pier Paolo Buzzacconi, Franto Tinto, Franco Morelli, Nicoletta Nicolai  Silvia Cozzi, Agostino Franchi, Paola Calizza e Anna Boccolini.

 

N. N.

Author: redazione