Con il Simbas alla scoperta della Cascata delle Marmore

di Maria Grazia Di Mario

Con l’evento “La storia della Cascata delle Marmore come non è stata mai vista prima”: venerdì 19 aprile, alle ore 17, presso la sezione archeologica del Museo Civico di Rieti (relatori Alessandro Capati e Francesco Fioretti), si apre la nuova stagione SIMBAS (Sistema Territoriale Integrato di Musei, Biblioteche, Archivi della Sabina e del Cicolano) dedicata al tema “Intorno al fuoco” e che prevede, all’interno di una ricca programmazione,  la presentazione di tutte le strutture (per la sezione Luoghi, storie e personaggi). La vera novità dell’edizione 2024 è nel nuovo assetto territoriale, il Sistema, grazie a recenti adesioni, si è ingrandito in maniera considerevole. Nato nel 2016  vede oggi la presenza di ben 26 realtà (tra strutture pubbliche e private), tra i nuovi ingressi  il Museo dell’Olio della Sabina di Castelnuovo di Farfa, Hydra, Museo multimediale della Cascata delle Marmore, il Museo diffuso delle tradizioni contadine di Posticciola, il Museo Benedettino di Santa Caterina D’Alessandria a Cittaducale, la Biblioteca di Colle di Tora,  il Museo Archeologico di Monterotondo, il Museo degli Alpini di Antrodoco, il Museo della bottega del Cerchiaro di Marcetelli, l‘Archivio Dohrn della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile e quello di Leonessa,  Fara Sabina con il Musaf e infine Salisano con il Museo archeologico Lello D’Attilia. Un sistema imponente in grado di  diffondere cultura in tutta l’area della Sabina storica con un obiettivo importante, diventare una sorta di laboratorio ante litteram in vista della partecipazione alle progettualità dell’aquilano, legate alla assegnazione all’ Aquila del titolo di Capitale della Cultura 2026.

“E’ stato fatto un grosso salto di qualità con l’ultimo programma premiato dalla Regione Lazio e che ha visto un notevole allargamento della rete,  26 realtà  iniziano ad essere un numero  significativo – ha affermato Letizia Rosati, assessore alla cultura del Comune di Rieti, nel corso della presentazione  del Calendario  2024  – la sfida sarà quella di cominciare ad ottimizzare la rete in previsione degli eventi aquilani del 2026. All’interno del Dossier premiato per l’Aquila esistono già due protocolli d’intesa che vedranno protagonista il nostro territorio, Rieti e provincia, dunque anche le strutture del Simbas.  Sono stati inseriti temi comuni puntando sull’affinità culturale, dagli Itinerari  che valorizzano il tema del sacro (a  partire dal Ver Sacrum, pratica degli antichi sabini) a argomenti di contemporaneità quali la valorizzazione di personalità (Strampelli/Battisti ed altre di spessore), o legati al sociale (tra cui lo spopolamento e la perdita dei giovani). Alla luce di questa grande opportunità l’invito che rivolgo ai titolari delle strutture è di concepire il Simbas come  una palestra,  in vista del 2026, per programmare qualcosa di bello, forte, appetibile”.

“Il pezzo che mancava era proprio l’aquilano – ha precisato l’archeologo e coordinatore scientifico del Sistema, Carlo Virili –  quale aspetto unificante  culturale tra Rieti/la Sabina e l’Aquila. Costruire pacchetti territoriali omogenei e ricoordinarli in questo Centro  sarà la vera sfida”.   Una sfida  che ha motivato anche l’allargamento del Sistema fuori regione. 

“Il nuovo assetto supera i  limiti geografici –  ha sottolineato la direttrice Francesca Lezzi –  con la presenza di alcune realtà fuori regione, ma accomunate da una matrice culturale e storica. Il Simbas,  da palestra per progetti futuri di spessore,  di fatto rappresenta anche una opportunità per le realtà più piccole periferiche  e uno stimolo per le stesse nel raggiungere  gli standard ottimali per un loro riconoscimento”.

La programmazione 2024 si articolerà intorno a 3 azioni: la fruizione  e promozione dei servizi culturali, il rafforzamento della identità del Sistema, la costruzione di una rete virtuosa. Moltissimi gli eventi in calendario: dalla presentazione di ogni struttura (voluta dalla direttrice Francesca Lezzi), all’organizzazione di visite guidate presso i vari presidi, ai laboratori didattici, alle conferenze a tema fuoco, a corsi di formazione.   

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Author: redazione