“Canéjan Vince Poggio Mirteto Vince”, per il sindaco Bernard Garrigou

di Maria Grazia Di Mario

“Canéjan vince e Poggio Mirteto vince”, il sindaco di Canéjan Bernard Garrigou è ironico ispirandosi al titolo del Sabina cartaceo “Tuscia vince Sabina perde”, ma ha ragione perché il gemellaggio tra Canéjan e Poggio Mirteto è la prova tangibile del successo di una iniziativa che nasce da una buona pratica amministrativa europea.
“Ora manca solo  – prosegue con altrettanta ironia – un matrimonio tra una persona di Canéjan e un’altra di Poggio Mirteto, perché la fusione tra le due realtà è talmente completa che gli abitanti delle due cittadine si cercano e incontrano a prescindere, siamo diventati veramente amici!”.
Da poco si è festeggiato il Ventennale (2003-2023) e siglato un nuovo Patto, con un lungo cerimoniale e iniziative, prima in Italia e poi a Canéjan. Una esperienza talmente fertile, questa del gemellaggio, che ha preparato un humus altrettanto fertile portando all’ingresso di nuovi Stati, quali la Spagna con Villeda e l’Ungheria con Nagykovacsi. Dopo i grandi festeggiamenti per il rinnovato accordo già fervono i preparativi per un nuovo incontro,  sarà la Spagna infatti, nel mese di agosto, ad accogliere i partners italiani ed ungheresi, ricorda il presidente del Comitato Gemellaggi di Poggio Mirteto, Lanfranco Santini.
Tante le affinità tra le due cittadine, ma ugualmente fertili le diversità.
” Abbiamo festeggiato da poco 20 anni – ricorda Bernard Garrigou durante la sua visita a Poggio Mirteto, accompagnato dalla moglie Chantal, da Daniele Antonacci, presidente dell’associazione di Canéjan e da Florence Salaun, delegata alla cultura e minori per il Comune  – e siamo entusiasti dei risultati raggiunti. Numerose sono state le iniziative volte ad incrementare elementi di conoscenza e scambio culturale con particolare attenzione rivolta ai giovani, per i quali è stato studiato un vero e proprio programma, cui hanno sempre partecipato tutti e 4 gli Stati. In realtà quando fui eletto sindaco era già in cantiere l’idea di un gemellaggio, scegliemmo l’Italia e successivamente Poggio Mirteto, inserito con noi nell’AICCRE. L’interesse ricadde su questo borgo per varie ragioni: intanto era simile nel numero di abitanti residenti, poi i due paesi sono a ridosso di due grandi città, rispettivamente Roma e Bordeaux. Ad accomunarci gli stessi valori sociali e culturali, dalla famiglia alla convivialità e perché no, alla politica, Poggio Mirteto è stato amministrato fino ad oggi dal partito democratico, dal partito socialista Canéjan. Il bagaglio culturale inoltre è simile, lo testimonia ad esempio il ruolo cruciale conferito alle biblioteche, per la conservazione e valorizzazione dell’aspetto storico”.
Anche le differenze, per il sindaco francese,  rappresentano uno stimolo:
“Poggio Mirteto ha una vita molto attiva, con vari negozi e gli abitanti che si ritrovano sulla piazza, tutto questo è per noi decisamente interessante perché  non abbiamo l’abitudine di incontrarci all’esterno. Altra cosa che ci piace molto è la banda, l’aspetto musicale”.

“Se dopo vent’anni siamo ancora qui – ha dichiarato l’assessore ai gemellaggi del Comune di Poggio Mirteto, Cristina Rinaldi – ed abbiamo rinnovato questo Patto vuol dire che l’esperienza è stata  positiva, una esperienza che parte da una buona pratica amministrativa europea. Questo bando europeo, cui abbiamo partecipato, prevede  soprattutto il coinvolgimento delle persone, aspetto che ci ha dato l’opportunità di conoscerci a fondo, all’ottimo rapporto istituzionale si è affiancato un ottimo rapporto interpersonale. L’esperienza positiva di Canéjan inoltre ha preparato il terreno per altri gemellaggi. Questa estate ci aspetta l’accoglienza spagnola e il prossimo anno, per la prima volta, quella ungherese”.
Cristina Rinaldi ricorda gli scambi scolastici tra la scuola media di Poggio Mirteto e i poli di Grandignac e di Léognan, così come il coinvolgimento dei ragazzi delle superiori.
Non solo scuole ma attività sportive hanno coinvolto  le due comunità, tra cui il football con la partecipazione del Club sportivo mirtense ed anche incontri tra le Corali.
Se ancora non si conoscono le nuove tematiche che dovranno essere affrontate (ultimo argomento, ormai completato, quello dello sviluppo sostenibile) iniziative e scambi proseguiranno.
” Questa esperienza ha portato la comunità ad una crescita  nell’aspetto relazionale, della curiosità, nel confronto sui temi culturali, sociali, amministrativi, sulle  diversità religiose, aspetti fondamentali per una distensione tra i popoli; inoltre  si è creato un humus che  ci ha aiutati ad aprirci ad altre realtà europee – ha dichiarato  il sindaco Giancarlo Micarelli -.  La presenza, dal 2003, di Bernard certamente è stata determinante, mentre qui c’è stata una continuità nella condivisione del progetto. Ciò che mi ha più colpito  è stata la presenza giovanile, ad esempio negli stages sull’immigrazione la partecipazione è stata sorprendente, dopo aver lavorato sul tema i corsisti si sono occupati addirittura della presentazione dei risultati”.

Estremamente positivo il bilancio anche per il  presidente Lanfranco Santini: “Un così alto livello di compenetrazione tra i due gruppi non si era mai raggiunto, abbiamo ottenuto una fusione, gli obiettivi europei sono stati pienamente rispettati”.

E dopo l’incontro estivo  altre iniziative sono in cantiere, è in programma, a Canéjan, un mercato di Natale, protagonisti  i migliori prodotti tipici della Sabina, dall’olio, alla ricotta, alla pasta.
“Anche se il modo di cucinare è molto diverso – spiega il presidente – ci troviamo  di fronte a due ottime cucine. Non esiste una vera e propria commercializzazione dei prodotti, da Canéjan c’è una richiesta ma solo per una minima attività di vendita. La sinergia anche su questo aspetto resta nella sfera della conoscenza reciproca”. 
E per il futuro? Si prevede solo un ulteriore consolidamento di un sistema di sinergie già vincente, che ha  portato i cugini francesi ad acquistare anche residenze in Sabina.
“Mia figlia ha scelto l’Italia per laurearsi – ha spiegato Florence,  ricordando le sue origini italiane -, dopo aver partecipato, da liceale, ad uno scambio scolastico con Poggio Mirteto, molto proficuo. Ho perduto la mia famiglia, ma con questo gemellaggio ne ho trovata un’altra, proprio qui a Poggio Mirteto!”. 

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Author: redazione