”All’alba della Vita”: un successo la manifestazione dell’ODV

 

di Maria Laura Petrongari

E stato  il titolo scelto per celebrare l’ottobre missionario 2023 dalla associazione odv Movimento per la Vita – Centro di aiuto alla vita di Rieti aderente alla FedervitaLazio ed affiliata al Movimento per la Vita Italiano. Un evento formativo sul tema della tutela del concepito nel quadro delle iniziative di sensibilizzazione riguardanti la  prevenzione dell’aborto volontario (IVG) come da missione statutaria  specifica della grande famiglia federativa nazionale rappresentata dal Movimento per la Vita Italiano che dal lontano all’esito della approvazione della legge n. 187/78 porta avanti la singolare speciale missione   per la tutela della vita della mamma insieme al figlio concepito.

In orario pomeridiano ed infrasettimanale il 13 ottobre sono convenute presso l’accogliente chiesa di Santa Maria delle grazie  in Piani di Poggio Fidoni (Rieti), Parroco Don ThaKidiyil Denny, numerose persone provenienti anche da località più distanti  essendo gli incontri ormai, pur se diretti alla autoformazione degli associati al sodalizio di volontariato, aperti a chiunque sia interessato a partecipare.

 Il concerto della Soprano romana Arianna Castelli che ha interpretato magistralmente brani di ispirazione francescana consoni all’ambiente sacro, ha aperto il convegno.

Il profilo delle relazioni è stato di natura scientifica ed anche etica.

Intensa la testimonianza iniziale della  D.ssa Maria Cagnoli Presidente del Centro Aiuto Vita di Terni, laureata in farmacia. Presidente del Movimento per la Vita-Centro Aiuto alla Vita di Terni e da decenni impegnata in attività di volontariato, ha trattato il tema: ” Il volontariato del CAV al servizio della Vita nascente per la tutela della madre e del bambino”. L’obiettivo proposto è stato anche  quello di profilare un percorso di rinascita in chi ha subito e vissuto l’esperienza di un aborto volontario e di suscitare desiderio di rinascita interiore senza perdere alcuna speranza in una vita piena in difesa del valore della vita in primis di quella concepita in cammino. La relazione della d.ssa Cagnoli  si è anche soffermata sulla recente realizzazione della terza culla per la vita a Terni,  in occasione della cui inaugurazione è stato presente anche il movimento per la vita di Rieti.

-Il Dott. Alberto Virgolino, Presidente della AIGOC – Associazione Italiana Ginecologi e Ostetrici Cattolici  e presidente della AIMC  ha trattato il tema: “ Riconoscere il bambino nel grembo materno per dare consapevolezza del valore della maternità fin dal concepimento”.  Si è evidenziata la piena dignità umana del nascituro nel grembo materno. Una dignità che deve essere sempre  riconosciuta e tutelata sin dal primo istante del concepimento. E’ la storia che precede la nascita al mondo del Protagonista. Una storia affascinante  che oggi la scienza porta alla luce in modo inconfutabile. Una relazione che immediatamente si instaura tra madre e figlio e che si sviluppa fino al termine del processo evolutivo da embrione a feto pronto e preparato per fare in autonomia ingresso nel mondo. E’ reso evidente ad esempio come poche ore dopo la fecondazione la cellula-figlio riesce a moltiplicarsi. L’embrione a una cellula (prima forma dell’essere umano) diviene un embrione a due cellule e così via le cellule si moltiplicano vertiginosamente fino a divenire miliardi edificando il corpo umano in tutta la sua bellezza. Superati i 60 giorni più importanti della propria vita il bambino presenta tutti gli organi ormai formati. A cinque mesi il bimbo si succhia il dito a riprova che gli impulsi dei suoi nervi si sono perfezionati, esercitandosi per quando succhierà il latte della mamma.

 Ha avuto luogo un interessante partecipato dialogo con i relatori ai quali sono state poste domande e molti tra i presenti hanno portato proprie testimonianze personali e proposto idee e progetti nuovi per poter informare sempre di più la popolazione sulla realtà delle ivg e sulla necessità di approntare nella organizzazione sociale misure di prevenzione al fine di evitare sofferenze dovute a tali pratiche dal momento che perfino i primi articoli della legge sull’aborto prevedono misure per aiutare le donne che vi si apprestano, a superare gli ostacoli che si frappongono al loro diritto di accoglienza della vita del proprio bambino in grembo.

Andare incontro a quelle donne che spesso sono lasciate sole dinanzi all’incognita di un figlio in arrivo.

Nel medesimo mese di ottobre altra presenza missionaria per la vita ha avuto luogo presso la Parrocchia di Rieti città in Regina Pacis sul tema delle sindromi del post aborto dove il locale Centro di Aiuto alla Vita ha proposto un altro incontro sempre di natura scientifica trattando temi che risultano scarsamente sviscerati ma che meritano di essere messi più in luce per aiutare tante donne madri per una maggiore e consapevole presa di coscienza delle implicazioni dovute alle conseguenze di un aborto.

 

Author: redazione