Accordo ANCI e Comune di Rieti sui Fondi Europei e sviluppo locale
La Giunta Cicchetti, su proposta del Vicesindaco e assessore alle attività produttive, Daniele Sinibaldi, ha approvato ieri un accordo quadro tra l’Amministrazione comunale di Rieti e ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni – Sezione del Lazio, per il miglioramento delle competenze inerenti la programmazione dello sviluppo locale e l’accrescimento della consapevolezza del ruolo nell’accesso ai fondi europei, nazionali e regionali
Il Comune di Rieti si pone l’obiettivo di implementare e supportare l’Ufficio Fondi europei, anche nell’ottica della nuova Programmazione europea 2021/2027 e dalla disponibilità di nuovi strumenti finanziari straordinari progettati per fronteggiare la ripresa a seguito dell’emergenza Covid-19 (Next Generation EU, Recovery Plan, React EU), nella consapevolezza che le sfide future determineranno un nuovo protagonismo dei territori che impone agli Enti Locali di dotarsi di strumenti e metodi atti a cogliere tutte le opportunità offerte.
Anci Lazio, a tal proposito, ha costituito nel 2018 un Comitato Tecnico Scientifico per la Programmazione e Progettazione Europea (CTS Europa) con lo scopo di affiancare i Comuni associati nel rapporto con la Regione nelle fasi di preparazione, redazione e gestione dei programmi operativi regionali (POR) dei fondi strutturali europei di sviluppo e supportarli con un servizio di informazione, formazione e assistenza di base per le iniziative progettuali, singole o associate, che essi stessi intendano promuovere in ambito regionale, o a livello di territori specificatamente individuati;
“Si tratta di un accordo importante perché rappresenta il primo passo di una visione più ampia proiettata al futuro delle nostre terre – spiega il Vicesindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi – Grazie al know how e al ruolo di ANCI Lazio, unitamente alle professionalità e alle strategie che sta mettendo in campo il Comune di Rieti, la nostra Città potrà farsi trovare pronta alle nuove sfide che saranno imposte dall’era post-Covid, con l’auspicio di recitare un ruolo di primo piano nell’attrazione e nell’utilizzo di varie risorse, anche finanziarie, che l’Europa metterà in campo nei prossimi anni”.