Il duo composto da Valeria Mancini e Mattia Parissi si è aggiudicato il primo premio di Abbazie Jazz Contest, iniziativa rivolta alle band fino al quintetto alla sua prima edizione. Nella cornice del giardino del Castellano a Canzano sono stati assegnati anche altri riconoscimenti, Mancini ha vinto anche come miglior composizione originale per ‘Lake’ e Parissi ha conquistato la giuria anche come miglior solista, in ex aequo con Sophia Tomariello. Il premio del pubblico è stato assegnato a Space Dementia. Il contest, la cui giuria è stata presieduta da Pino Jodice e composta da Tony Pancella, Domenico Di Gregorio e Fabio Ciminiera, è stato uno delle novità dell’edizione 2023 di Abbazie Jazz Festival che continua con sei concerti in successione dal 4 al 9 agosto. Il Festival ha in cartellone 16 concerti complessivi, circa 130 artisti, oltre 10 luoghi suggestivi della Valle delle Abbazie, in provincia di Teramo. L’iniziativa è organizzata da Luzmek ETS con la direzione artistica del M° Carlo Michini.
In particolare il 4 agosto nel giardino del Convento a Cellino Attanasio alle 21,15 ci sarà il concerto di Mirko Pedrotti Quintet in prima nazionale con prove aperte alle 18,30. Si tratta di un progetto nato nel 2013 per volontà del vibrafonista trentino Pedrotti e focalizzato sullo studio, la ricerca e la sperimentazione della musica strumentale. Tante sono le matrici e le contaminazioni che influenzano la produzione del gruppo: musica jazz, minimal, rock, progressive e classica, elementi che convivono insieme e creano un linguaggio contemporaneo e caratteristico. Il groove accattivante, la poliritmia e la ricercatezza degli impasti timbrici sono i connotati principali di questa formazione che già agli esordi ha ottenuto importanti riconoscimenti. Sul palco con Pedrotti, Lorenzo Sighel (Alto Sax), Luca Olzer (Fender Rhodes & Sintetizzatore) e Michele Bazzanella al Basso.
Il 5 agosto alle 11,15 con prove aperte alle 10 il Young Jazz Trio, composto da Federico Parrinello (pianoforte), Emanuele Fanì (contrabbasso) e Davide Foglia (Batteria), si esibirà in prima nazionale nella BIT – Bottega per l’Identità Territoriale a Faiete di Cellino Attanasio. Il trio nasce grazie alla collaborazione di tre studenti dei conservatori abruzzesi i quali, nonostante gusti e tendenze diverse, hanno saputo sintetizzare un’idea di jazz comune, condivisa e soddisfacente. Il progetto musicale, pur essendo ispirato ai grandi maestri del passato, strizza l’occhio alla modernità sperimentando nuove sonorità, soluzioni insolite e colori affascinanti. Il progetto nasce nel 2021 e propone un repertorio che va dai classici standard jazz ai brani più ricercati rivisitati in chiave moderna, sempre con grande rispetto della tradizione. I concerti del 4 e 5 agosto sono finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del progetto NextGenerationEU.
Il 6 agosto alle 21,15 in Piazza Belvedere a Castelbasso in collaborazione con la Fondazione Malvina Menegaz ci sarà il concerto dei Matt Bianco, una delle pop band inglesi più interessanti, divertenti e famose degli anni ’80. Nati con l’intento di sperimentare la contaminazione dei generi latin, jazz e funky con la vena più pop del trio dei fondatori, hanno dato vita a una lunga serie di hit che li ha resi celebri in tutto il mondo con canzoni come “Get Out of Your Lazy Bed”, “Half a Minute”, “Don’t Blame It On That Girl”, “Get Out of Your Lazy Bed” e altri. I Matt Bianco sono da annoverare tra coloro che hanno proposto al grande pubblico uno stile pop-soul sofisticato e improntato a un jazz di largo consumo. Ospiti per la prima volta in assoluto di Abbazie Jazz Festival per regalare una serata all’insegna dell’acid jazz. Sul palco: Mark Reilly (vocals), Elisabeth Troy Antwi (background vocals), Sebastiaan De Krom (drums), Geoff Gascoyne (double bass), Martin Shaw (trumpet), David O’ Higgins (saxophone) e Graham Harvey (piano/keyboards).
Il 7 agosto alle 21,15 nell’anfiteatro dell’Abbazia di Ronzano a Castel Castagna con prove aperte alle 18,30 i protagonisti saranno i C’ammafunk, band in cui l’itinere, sia individuale che collettivo, è diretto alla complicità e reattività musicale. Melting pot deciso da un sound esplosivo ed energico alla cui base vi è una ricca contaminazione sonora e stilistica. Tutto ciò sempre con “un piede nel passato”, infatti, l’attenzione per l’integrità delle radici poste da artisti e pionieri – primo fra tutti James Brown – viene messa in primo piano. Partendo quindi da un sound funk “street/old school”, la band lascia spazio alla contaminazione, infondendo a esso le sonorità e le caratteristiche tipiche del jazz, dell’elettronica, dell’hip-hop, della psichedelia e a tratti anche del rock. Con la pubblicazione del disco ‘Bouncing’, IRMA Records, i C’ammafunk rendono chiara la propria missione: caratteristici groove in primo piano, fluidamente incastonati con linee melodiche d’impatto che esaltano la complicità ritmica del gruppo composto da Matt Lagan (Sax tenore/EWI), Alessio Pignorio (Chitarra elettrica), Biagio Capasso (Tastiere/Synth), Gabriele Federico (Basso elettrico) e Matteo De Vito (Batteria).
L’8 agosto alle 21,15 con prove aperte alle 18,30 nella Chiesa Russicum di Villa Paris a Roseto degli Abruzzi, in collaborazione con Fondazione Cingoli, ci sarà Monk meets Coltrane – Dalla evoluzione stilistica del geniale Thelonious alla spiritualità del grande Trane. Il programma è dedicato alle geniali composizioni di Monk e Coltrane che, pur essendo differenti nel linguaggio, risultano essere entrambe estremamente originali e influenti nella storia del jazz. È il 1957 quando questi due grandi artisti incrociarono le loro strade e la loro collaborazione risultò ricchissima e piena di intuizioni straordinarie e di combinazioni sonore nuove. In particolare modo nell’ultima fase della vita di Coltrane l’aspetto spirituale e religioso divenne parte predominante del suo essere e lo manifestò affermando: «Mi piacerebbe mostrare alla gente il divino usando un linguaggio musicale che trascenda le parole. Voglio parlare all’anima delle persone». In riferimento a ciò sarà proposta una versione di brani della tradizione liturgica antica reinterpretati in chiave jazzistica. Sul palco Gianluca Caporale al sax e Massimiliano Caporale al pianoforte.
Il 9 agosto nel Chiostro dell’Abbazia di Propezzano a Morro d’Oro torna Abbazie Jazz Club, la fortunata iniziativa del festival nata in collaborazione con l’Abbazia di Propezzano Vigneti e Cantina. Un momento esclusivo che permette di vivere ancora più intensamente la bellezza del territorio grazie all’incontro tra musica, arte ed enogastronomia. Alle 20 ci sarà una cena e alle 21,15 è previsto il concerto Maurizio Rolli – Sound Archives feat. Randy Bernsen. Nata come reincarnazione degli “Archivi Sonori”, band attiva dal 1992 al 2006, che produsse l’omonimo disco che divenne cd del mese su molte riviste specializzate e che estese il suo organico a Bob Mintzer, Mike Stern, Otmaro Ruiz e Danny Gottlieb, oggi viene riproposta da Maurizio Rolli con alcuni tra i migliori musicisti che il bassista ha incontrato durante la sua carriera di docente jazz nei vari conservatori italiani. Musica “cross-over”, che pesca dalla tradizione jazzistica e dalla sapienza armonica della musica colta del ‘900 fino all’energia del rock, aggiungendo la varietà ritmica del flamenco e delle musiche di folclore europeo, con un interessante uso della voce utilizzata come strumento solista o di sezione. I risultati sono soluzioni timbriche inedite che, arricchite dall’utilizzo dell’elettronica, rendono dei colori assolutamente sgargianti e affascinanti. Il tutto è impreziosito dalla presenza di Randy Bernsen, chitarrista dalla strabiliante tecnica e uno dei sidemen americani più prestigiosi. Bernsen è stato chitarrista del Zawinul Syndicate di Joe Zawinul e ha collaborato con i più grandi jazzisti del mondo, da Herbie Hancock, Wayne Shorter, Toots Thielemans, Michael Brecker, Jaco Pastorius. Oltre a Rolli (basso) e Bersen (chitarra), sul palco: Emanuela Di Benedetto (voce), Gianluca Caporale (sax, flauto e clarinetti), Giulio Gentile (pianoforte) e Luca Di Muzio (batteria).
“Siamo a metà di questa edizione di Abbazie Jazz Festival – dichiara il direttore artistico Carlo Michini – e siamo molto soddisfatti della risposta del pubblico e delle emozioni uniche che ogni concerto sinora ha saputo regalare in luoghi suggestivi e splendidi della Valle delle Abbazie in provincia di Teramo. Per Abbazie Jazz Contest ringrazio il Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano per la collaborazione, un plauso a tutti i partecipanti per l’impegno e la loro voglia di mettersi in gioco con la musica e la qualificata giuria per il prezioso lavoro svolto. Grande apprezzamento anche per la mostra fotografica ‘Il jazz e l’energia del sorriso’ a cura dell’Associazione fotografi italiani di jazz (AFIJ), membro della Federazione Italiana del Jazz, con foto inedite e foto scattate durante i live e nei backstage che sono state esposte dal 27 al 30 luglio nel Torrione di Canzano. Ci aspettano altri appuntamenti straordinari con la musica e grandissimi artisti, ma anche l’enogastronomia come nel caso di ‘Abbazie Jazz Club’ per concludere l’11 agosto con Fabrizio Bosso e Javier Girotto. Grazie ancora a tutti coloro che a vario titolo credono in questo progetto e lo rendono possibile”.
Particolarmente significative per Abbazie Jazz Festival sono le collaborazioni con la Fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture, per l’organizzazione dei concerti a Castelbasso, e con la Fondazione Cingoli per il concerto nella Chiesa Russicum di Villa Paris a Roseto degli Abruzzi. La Valle delle Abbazie si trova tra i fiumi Vomano e Mavone ed è caratterizzata da un itinerario che unisce cinque abbazie romaniche benedettine (San Giovanni ad Insulam, Santa Maria di Ronzano, San Salvatore a Canzano, San Clemente a Guardia Vomano e Santa Maria di Propezzano) con i principali siti di interesse del patrimonio culturale, storico e architettonico. Un percorso ricco di natura, tradizioni e sapori che fa parte dell’Unione dei Comuni ‘Colline del Medio Vomano’ e dei Comuni di Cellino Attanasio, Morro d’Oro, Roseto degli Abruzzi e Mosciano Sant’Angelo. Anche quest’anno riconfermata la collaborazione con il GAL Terreverdi Teramane che, in occasione dei concerti a Cellino Attanasio, promuove l’attività della filiera corta del Medio Vomano per valorizzare i produttori locali e far conoscere le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Organizzato da Luzmek ETS, in collaborazione con il Comune di Cellino Attanasio, ITACA, Agenzia per lo sviluppo locale – Valle delle Abbazie. Il festival è realizzato con il contributo di Unione Europea – NextGenerationEU, Ministero della Cultura, Regione Abruzzo, BIM, Provincia di Teramo, Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, Fondazione Tercas, Comune di Isola del Gran Sasso d’Italia e con il supporto dei Comuni di Canzano, Castel Castagna e Mosciano Sant’Angelo. I sostenitori art bonus sono Binova, Ruzzo Reti S.P.A., GLS, Banco Marchigiano, Costruzioni e Progetti Group S.R.L., Sapori Veri, gli sponsor Banca Mediolanum, Penta, Lesti Pallets, D’Amico Carni SRL, Cioci SRL, Tauro Autotrasporti e BCC di Basciano. È rinnovata la collaborazione con i partner culturali Fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture, Fondazione Cingoli, Associazione Fotografi Italiani di Jazz, è inaugurata la collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, per l’iniziativa Abbazia Jazz Club, invece, con Abbazia di Propezzano vigneti e cantina e per Abbazie Jazz Contest con la Wide Sound, Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano. Le collaborazioni invece prevedono la presenza della Filiera corta del Medio Vomano e l’Associazione Cul.Tur.A’.
Info biglietteria: il costo del titolo d’ingresso varia da 5 a 20 euro e sono previste le seguenti riduzioni: soci FAI, Italia Nostra, UNPLI, FIDAS, giovani under 25, gruppi minimo di 10 persone. È possibile acquistare i biglietti sulla piattaforma on-line www.ciaotickets.com/abbazie-jazz-festival, nei punti vendita autorizzati www.ciaotickets.com/it/punti-vendita e un’ora prima dei concerti al botteghino.