A Rieti approvato il Piano Sociale di zona per anziani, minori, disabili, immigrati

L’assemblea dei Comuni del Consorzio Sociale RI/1, al termine di un proficuo percorso di lavoro e di ascolto delle amministrazioni locali, della Asl di Rieti, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni del terzo settore, ha approvato il Piano Sociale di Zona 2021-2023, strumento di pianificazione territoriale per lo sviluppo della politica locale di servizi ed interventi sociosanitari relativi all’insieme dei Comuni afferenti al Consorzio Sociale Ri/1.

Il Piano sociale di zona è stato predisposto sulla base delle indicazioni del Piano sociale regionale denominato “Prendersi cura, un Bene Comune” e sulla base delle Linee guida approvate con DGR 584 dell’agosto 2020 e della Deliberazione n 1062 del 30 dicembre 2020. Per il triennio 2021-2023 prevede impegni finanziari annuali pari a poco meno di 4,5 milioni di euro, con un numero di potenziali utenti pari a circa 4.800 famiglie (15 % delle famiglie residenti).

Numerose le proposte condivise per il triennio 2021/2023, sia sul fronte sociale che su quello sanitario per le tipologie di utenti destinatari degli interventi previsti nel Piano Sociale di Zona.

È previsto, a livello trasversale, un rafforzamento dei servi quali il Segretariato Sociale, il Punto Unico di Accesso (PUA) e il Servizio di Segretariato Sociale.

Per l’area Anziani autosufficienti” si prevede l’aumento dei progetti per la socializzazione e il miglioramento delle dinamiche di invecchiamento attivo, rallentando gli effetti degenerativi delle patologie croniche con il potenziamento dei servizi sul territorio.

Per l’area “Non autosufficienti e disabilità”, è stato previsto l’aumento delle ore del servizio di assistenza domiciliare SAD in integrazione con la ASL oltre alla continuità del Centro diurno per disabili “Rigliani”, del Centro diurno Alzheimer e del progetto “Dopo di Noi”. Vengono inoltre garantiti i servizi del Fondo nazionale per la non autosufficienza (FNA) con l’intento di fornire sostegno a persone con gravissima disabilità enon autosufficienti al fine di favorirne una dignitosa permanenza presso il proprio domicilio evitando il rischio di istituzionalizzazione.  Dal punto di vista sanitario si prevedono interventi di prossimità attraverso equipe itineranti in integrazione con le attività del Centro diurno Alzheimer e l’integrazione tra le attività di telemedicina, teleassistenza e telesoccorso.

Nell’area “Famiglia e Minori” è previsto l’aumento delle ore del SED – Servizio Educativo domiciliare e scolastico – l’attivazione del Centro semiresidenziale minori/giovani adulti con disturbo dello spettro autistico, un servizio di consulenza con incontri protetti, e un serviziodi mediazione familiare e genitorialità;inoltre è previsto l’avviso del progetto PIPPI, con la sperimentazione di una nuova metodologia di lavoro scientifica in collaborazione con l’università di Padova e la regione per la prevenzione all’allontanamento dei minori dalla famiglia. Sul fronte sanitario si prevede il consolidamento dei servizi di integrazione, il servizio di consulenza psicologica del Consultorio, l’integrazione per il Servizio del Centro semiresidenziale per minori con disturbo dello spettro autistico.

Nell’area del “Disagio adulti”è prevista la continuità dei tirocini di inclusione e la promozione del collocamento mirato di disabili (L.68/99).

Per l’area “Povertà e inclusione sociale”sono previsti interventi di inclusione sociale per i percettori del ‘Reddito di Cittadinanza’, misure di contrasto alla povertà per il soddisfacimento dei bisogni primari, una centrale di PIS – Pronto Intervento Sociale – e interventi specifici anche per l’estrema povertà a cui si aggiunge il consolidamento dei servizi in integrazione dal punto di vista sanitario.

Per le “Donne vittime di violenza” si prevede l’incremento della promozione di eventi di sensibilizzazione alla non violenza e il potenziamento del ‘Codice Rosa’.

Infine, per l’area “Immigrati” dal punto di vista sociale verranno messi a disposizione servizi di supporto alla mediazione culturale mentre dal punto di vista sanitario verrà implementato il progetto ‘Fari 2’ rivolto a richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati (fino a conclusione del finanziamento europeo).

Il Presidente dell’Assemblea del Consorzio, il Sindaco di Colli sul Velino Alberto Micanti, e il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Sociale RI/1 – composto dall’Assessore ai servizi sociali del Comune di Rieti Giovanna Palomba, dal Sindaco di Rocca Sinibalda Stefano Micheli e dal Sindaco di Greccio Emiliano Fabi -esprimono soddisfazione per l’articolazione del Piano Sociale di Zona 2021-2023 che copre un vasto spettro di necessità della popolazione del territorio, peraltro in un momento particolarmente delicato a seguito della pandemia che ha ulteriormente acuito alcune condizioni di fragilità.

Un ringraziamento è rivolto, oltre al gruppo di lavoro dell’ufficio di Piano del Consorzio, al Direttore della Asl di Rieti Marinella D’Innocenzo e alla sua équipe, alle Organizzazioni sindacali e alle associazioni del Terzo Settore per il fattivo contributo nella fase di elaborazione del Piano Sociale 2021-2023. 

 

Author: redazione