A Fara in Sabina torna il Festival Laboratorio Internazionale di Pratiche Teatrali: dal 7 al 16 luglio

Torna a Fara in Sabina, dal 7 al 16 luglio, la XXIII edizione del Festival Laboratorio Interculturale di Pratiche Teatrali (FLIPT) organizzato dal Teatro Potlach, con la collaborazione dell’I.S.T.A. (Scuola Internazionale di Antropologia Teatrale) diretta da Eugenio Barba, il sostegno della Regione Lazio e della Fondazione Varrone, e il patrocinio della Provincia di Rieti e del Comune di Fara Sabina.

Culture (orientali e occidentali), incontri, scambi e spettacoli saranno al centro del Festival, che diventa luogo privilegiato nel quale osservare un tema sempre attuale: il rispetto di ogni identità – personale e collettiva – che è alla base di una pace che è anche esigenza, necessità, desiderio di vita.

Dieci giorni vissuti tra masterclass, laboratori, spettacoli pomeridiani e serali tenuti – tra Fara Sabina e comuni limitrofi – dagli oltre 80 artisti provenienti da: Sudafrica, Groenlandia, Iran, Brasile, Norvegia, Grecia, Ucraina, Danimarca, Polonia e Italia.

Un filo sottile andrà a cucire le diverse forme d’arte che, con le loro straordinarie differenze, scopriranno la bellezza di un respiro che le contempla tutte nell’ultimo grande spettacolo: “Città invisibili”.

Registi, attori, tecnici, musicisti, ballerini e pubblico saranno gli artefici magici di un nuovo mondo: che poggia sull’antica memoria, sulle radici, su ciò che gli occhi non vedono ma che il cuore sente e con coraggio esprime.

Tutto questo nasce nel 1976: Pino Di Buduo e Daniela Regnoli – ai quali nel 1979 si unisce Nathalie Mentha – fondano il Potlach che significa “rito del dono gratuito”. Da lì il sogno, e quindi la responsabilità, di un lungo viaggio che li ha portati nel mondo per riportare nel più piccolo territorio sabino la bellezza incontrata. La stessa che il regista Pino Di Buduo scorge dietro alle antiche mura farensi o nei volti dei suoi abitanti.

 “Quando andiamo in tournée, non andiamo solamente a presentare uno spettacolo ma anche a conoscere le loro forme teatrali, artistiche, popolari – spiega il regista Di Buduo -. I gruppi che parteciperanno al FLIPT 2023, li abbiamo conosciuti tutti nelle loro terre e li abbiamo invitati per portare nel nostro territorio le cose più belle che abbiamo visto nel mondo. Ce ne sono ancora tante: e le porteremo per “prendere e dare”.  Ognuno attraverso la sua rappresentazione offre la sua visione del mondo che rispecchia il mondo dal quale proviene: i brasiliani ci riportano alle loro origini popolari con forme di canto e ritmo straordinarie; i groenlandesi ci parlano della loro cultura profondamente legata alla natura che ogni giorno decide della vita di ognuno; i sudafricani dimostrano attraverso la danza una straripante energia con la quale stanno creando la loro identità in un processo che li ha portati da una forma di schiavitù, ricordo che l’apartheid è finito solo 28 anni fa,  a quella di uomini liberi; i greci presentano una versione sperimentale della “Lisistrata” di Aristofane: ideata da una regista generosa e capace di creare relazioni; con i polacchi porteremo di nuovo in scena “Il ritorno di Antigone”: già presentato lo scorso maggio all’Abbazia di Farfa; i norvegesi offrono due spettacoli passando dalla comicità con improvvisazioni e acrobazie alla narrazione autobiografica che riguarda la storia di tutti;  i giovanissimi ucraini, provenienti da Kherson, tornano per il secondo anno: con una straordinaria formazione che hanno potuto continuare grazie al sostegno dell’Università di Berlino che, subito dopo lo scoppio della guerra, li ha ospitati; gli iraniani ci portano nelle loro tradizioni con canti, immagini e sapori persiani che rimandano all’amicizia; dalla Danimarca, precisamente da Holstebro, arrivano due grandi pedagoghi: il regista Eugenio Barba e l’attrice Julia Varley, dell’Odin Teatret, che terranno una Masterclass sul montaggio teatrale e quello cinematografico; poi ci sono gli italiani che hanno estro e singolare capacità di costruire attraverso la memoria; infine ci siamo noi del Potlach che presenteremo diversi spettacoli. Tra questi: “20.000 leghe sotto i mari”. A completare il viaggio artistico, che comprende sempre il pubblico nella sua veste di esploratore, le ultime due serate dedicate allo spettacolo “Città Invisibili” che vuole anche omaggiare Italo Calvino nell’anno in cui si celebrano i 100 anni dalla sua nascita. Ci saranno delle sorprese. Tra queste: Francesco che vive a Fara in Sabina da 95 anni e che lo scorso anno ha parlato di tramonti”.

 

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

 

Gli incontri e i laboratori:

Dal 7 al 9 luglio

Masterclass con Eugenio Barba e Julia Varley (Danimarca), con la partecipazione di Pino Di Buduo e Stefano Di Buduo (Italia);

 

Domenica 9 luglio

Laboratorio di canto con Maria Vanieieva (Ucraina);

 

Lunedì 10 luglio

Incontro con il regista Mostafa Koushki (Iran);

 

Dal 10 al 14 luglio

Laboratorio “Arlecchino e i suoi segreti” con Enrico Bonavera (Italia);

 

Dal 10 al 16 luglio

Laboratorio di costruzione dello spettacolo “Città Invisibili” con Pino Di Buduo e il Teatro Potlach (Italia);

 

 

Tutti gli spettacoli:

Venerdì 7 luglio ore 19.00 presso il Teatro Potlach

“Ricordando Tebe” – Odin Teatret (Danimarca)

 

Domenica 9 luglio ore 12.30 – 15.00 – 16.00 – 17.00 – 18.00 – 19.00 presso il Teatro Potlach

“The Traveller” – Nunatta Isiginnaartitsisarfia (Groenlandia – spettacolo in inglese);

 

Domenica 9 luglio ore 21.00 presso il Teatro Potlach

“KOLO” – Maysternja55 (Ucraina – spettacolo in ucraino);

 

Domenica 9 luglio ore 22.30 presso la Passeggiata

“Mehregan Night” – Persian Group (Iran – spettacolo in inglese e farsi);

 

Lunedì 10 luglio ore 21.00 presso il Teatro Potlach

“LYSISTRATA 2023” – Restart Theater Athens (Grecia – spettacolo in greco e in inglese);

 

Lunedì 10 luglio ore 22.30 presso la Chiesa di San Giacomo

“Voices” – Teatr Brama (Polonia);

 

Martedì 11 luglio ore 18.00 presso il Teatro Potlach

“Mr. Maldestro. Risolvo qualsiasi problema” – Grenland Friteater (Norvegia- spettacolo in inglese e in italiano adatto dai 3 anni);

 

Martedì 11 luglio ore 21.00 presso il Teatro Potlach

“My life as a man” – Grenland Friteater  (Norvegia – spettacolo in inglese);

 

Martedì 11 luglio ore 22.30 presso la Passeggiata

“Notte dal mondo”- Teatro Potlach e artisti ospiti;

 

Mercoledì 12 luglio ore 18.30 presso il Teatro Potlach

“…EDONSAYO” – Centre for Creative Arts – University of KwaZulu-Natal (Sudafrica);

 

Mercoledì 12 luglio ore 21.30 presso Piazza del Duomo

“Il ritorno di Antigone” – Teatro Potlach e Teatr Brama (Italia, Polonia – spettacolo in italiano);

 

Giovedì 13 luglio ore 21.00 presso il Teatro Potlach

“20.000 leghe sotto i mari” – Teatro Potlach (spettacolo in inglese);

 

Giovedì 13 luglio ore 22.30 presso il Chiosco di Fara

“Choros Londrinenses” – Clube do Coro (Brasile)

 

Venerdì 14 luglio ore 16.00, presso il Teatro Potlach

“Che fine ha fatto Gretel? Una storia di musica e dolcetti stregati” – Teatro Potlach e Compagnia Il Melarancio (Italia – spettacolo adatto dai 5 anni);

 

Venerdì 14 luglio ore 19.00, presso il Teatro Potlach

“Matrimonio con Dio. Vaslav Nižinskij e la trasfigurazione della danza in luce” – Vito Di Bernardi e Ilaria D’Agostino (Italia);

 

Sabato 15 e Domenica 16 luglio ore 21.30 presso il centro storico

“Città Invisibili” – Teatro Potlache e tutti gli artisti ospiti nel Festival.

 

 

Teatro Potlach

Via Santa Maria in Castello n.28

02032 Fara in Sabina (RI)

 

Per info e prenotazioni:

SMS o WhatsApp: 0039-3517954176

Mail: teatropotlach@gmail.com

 

 

 

 

 

 

 

Author: redazione